Fabrizio De André: differenze tra le versioni

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Nonostante molte volte si sia dichiarato [[noncredenza|non credente]]<ref>[http://www.stpauls.it/vita/1307vp/il-vangelo-secondo-de-andre.htm Paolo Ghezzi, Articolo su Il Vangelo secondo De André], Vita Pastorale, n. 7, luglio 2013</ref>, egli espresse spesso nei fatti una religiosità di tipo "[[panteismo|panteistico]]"<ref>[http://www.homolaicus.com/arte/poetica.htm ''La poetica di Fabrizio De André'']</ref><ref>[http://www.nauticlub11.com/HN-XIII-1-RisvoltoCopertina.htm Recensione e risvolto di copertina a ''Il Vangelo secondo De André'' di Paolo Ghezzi]</ref>, pur ammirando alcune figure religiose concrete. Affermò:
{{citazione|Quando parlo di Dio lo faccio perché è una parola comoda, da tutti comprensibile, ma in effetti mi rivolgo al [[Grande Spirito]] in cui si ricongiungono tutti i minuscoli frammenti di spiritualità dell’universo.<ref>Riportato in diversi articoli, tra cui: [https://fucicrema.files.wordpress.com/2011/04/fabrizio-de-andrc3a8.pdf Diapositive De André]; [http://www.jesus1.it/Pages/it_marta_storia_della_musica_su_gesu.aspx?arg=54&rec=388 Roberto Beretta, ''De André, il ribelle che cantò il Vangelo''], dal sito Jesus1.it, origin. in ''Avvenire'', 9 novembre 2003, con intervista a Paolo Ghezzi.</ref><ref>Questa frase fu estrapolata da intervista, e citata principalmente nella fonte antologica: Paolo Ghezzi, ''Il Vangelo secondo De André. «Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria»'', Edizioni Ancora, 2003</ref>}}
[[File:Illustrazione Fabrizio De André, Faber (vidi l'angelo trasformarsi in cometa), opera di Giovanni Guida.jpg|miniatura|Fabrizio De André e la fede, illustrazione ''[[La buona novella]]'', opera di [[Giovanni Guida]]|alt=]]
In ogni caso, l'atteggiamento tenuto da De André nei confronti dell'uso politico della religione, delle gerarchie ecclesiastiche e dell'ipocrisia della provincia ligure è spesso sarcastico e fortemente critico, fino all'[[anticlericalismo]]<ref>[https://www.ansa.it/web/notizie/unlibroalgiorno/news/2014/03/20/-cattiva-strada-spiritualita-Fabrizio-Andre-_10261796.html Recensione a ''Sulla cattiva strada. La spiritualità di Fabrizio De André'' di Fabrizio Filiberti e Milena Simonetti]</ref>, nel contestarne i comportamenti contraddittori, come, ad esempio, nelle canzoni ''Un blasfemo'', ''Il testamento di Tito'', ''La ballata del Miché'' e gli ultimi versi di ''Bocca di rosa''<ref name="contesto" />.
{{citazione|Io mi ritengo religioso e la mia religiosità consiste nel sentirmi parte di un tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perché, secondo me, l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in ciò che ci circonda. La mia religiosità non arriva a ricercare il principio, che tu voglia chiamarlo creatore, regolatore o caos non fa differenza. Però penso che tutto quello che abbiamo intorno abbia una sua logica e questo è un pensiero al quale mi rivolgo quando sono in difficoltà, magari dandogli i nomi che ho imparato da bambino, forse perché mi manca la fantasia per cercarne altri|}}