Vitaliano Borromeo (cardinale): differenze tra le versioni
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Il 16 febbraio [[1756]] venne eletto [[Vescovo titolare|arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Tebe|Tebe]]; il 22 febbraio successivo ricevette l'ordinazione episcopale a Roma nella [[Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso|basilica di San Carlo al Corso]] dalle mani del cardinale [[Giorgio Doria]]. Successivamente ottenne importanti incarichi diplomatici: [[nunzio apostolico]] nel [[Nunziatura apostolica nel Granducato di Toscana|Granducato di Toscana]] dal 16 marzo [[1756]] e nunzio apostolico alla corte imperiale di [[Nunziatura apostolica in Austria|Vienna]] dal 10 dicembre [[1759]].
Fu creato [[Cardinale|cardinale-presbitero]] da [[papa Clemente XIII]] nel concistoro del 26 settembre [[1766]]. Lasciò Vienna nel settembre del [[1767]]. Il 19 dicembre [[1768]] ottenne il titolo di [[Santa Maria in Ara Coeli (titolo cardinalizio)|Santa Maria in Ara Coeli]].
Il 15 dicembre [[1783]] optò per il titolo di [[Santa Prassede (titolo cardinalizio)|Santa Prassede]].
Come cardinale, ottenne l'importante incarico di [[legato pontificio]] in [[legazione di Romagna|Romagna]], dal 19 dicembre [[1768]] fino al 5 luglio [[1778]]. Partecipò a due [[Conclave|conclavi]]: quello del [[conclave del 1769|1769]], che portò all'elezione di [[papa Clemente XIV]]; e quello del [[Conclave del 1774-1775|1774-1775]], che portò all'elezione di [[papa Pio VI]]. Nel luglio [[1781]] fu nominato prefetto della [[Congregazione dell'immunità ecclesiastica]]
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