Louise Glück: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Guardiamo il mondo una volta, da piccoli.<br/>
Il resto è memoria.|Louise Glück, ''Nostos'', in ''Meadowlands'', 1996|We look at the world once, in childhood.<br/>
The rest is memory.|lingua=en|lingua2=ita}}
{{Bio
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}}
 
Nel corso della sua carriera ha pubblicato dodici antologie di poesie. Nel 1993 ha vinto il [[Premio Pulitzer per la poesia]] per la sua raccolta ''The Wild Iris'', ottenendo il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 2014 ha vinto il [[National Book Award]] per la poesia, mentre nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di [[poeta laureato]] degli Stati Uniti<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.poetryfoundation.org/harriet/2014/11/louise-gluck-wins-2014-national-book-award-in-poetry|titolo=Louise Glück Wins 2014 National Book Award in Poetry by Harriet Staff|autore=Poetry Foundation|sito=Poetry Foundation|data=7 febbraio 2020-02-07|lingua=en|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref><ref name=":1">{{Cita news|lingua=en-US|nome=The Associated|cognome=Press|url=https://www.nytimes.com/2003/08/30/books/pulitzer-prizewinner-louise-gluck-named-poet-laureate.html|titolo=Pulitzer Prize-Winner Louise Gluck Named Poet Laureate|pubblicazione=The New York Times|data=30 agosto 2003-08-30|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>.
 
Nel 2020 le è stato conferito il [[Premio Nobel per la letteratura]] "per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l'esistenza individuale"<ref>{{Cita web|url=https://www.nobelprize.org/prizes/literature/|titolo=The Nobel Prize in Literature 2020. Louise Glück|data=|lingua=en|accesso=8 ottobre 2020}}</ref>.
 
Insegna poesia all'[[Università di Yale]]<ref>{{Cita web|url=https://english.yale.edu/people/adjunct-professors-and-senior-lecturers-creative-writers/louise-gluck|titolo=Louise Glück {{!}} English|sito=english.yale.edu|lingua=en|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>.
 
== Biografia ==
Louise Glück nasce a [[New York]] il 22 aprile 1943 in una famiglia di immigrati [[ebrei]] ungheresi e trascorre la sua infanzia a [[Long Island]].<ref>{{Cita web|url=https://www.loc.gov/poetry/more_gluck.html|titolo=More About Louise Glück: Poet Laureate Consultant in Poetry, 2003-2004 (The Poetry and Literature Center at the Library of Congress)|sito=www.loc.gov|lingua=en|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>
 
Il padre Daniel, inizialmente intenzionato a diventare scrittore, raggiunge il successo come uomo d'affari gestendo un'azienda con il cognato, coinventore del coltello X-Acto. La madre Beatrice, laureata in francese al [[Wellesley College]], in un'epoca in cui era raro che le donne frequentassero l'università<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.liherald.com/fivetowns/stories/a-zest-for-life-beatrice-glck-of-woodmere-dies-at-101,33097?|titolo=A zest for life: Beatrice Glück of Woodmere dies at 101|pubblicazione=Liherald.com|data=26 maggio 2011|accesso=8 ottobre 2020}}</ref>, le impartisce un'istruzione basata sui classici e sulla mitologia greca, stimolandola a scrivere poesie fin dalla tenera età<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Glück, Louise|titolo=Proofs & Theories: Essays on Poetry|anno=1994|editore=The Ecco Press|lingua=en|p=11|ISBN=ISBN 978-0880014427}}</ref>.
 
Durante la sua adolescenza Louise soffre di [[anoressia nervosa]]. Al suo ultimo anno alla George W. Hewlett High School, a [[Hewlett]], New York, inizia il [[Psicoanalisi|trattamento psicoanalitico]], durato circa sette anni. Di quel periodo scrive: "Ho capito che a un certo punto sarei morta. Quello che sapevo in modo più vivido, più viscerale, era che non volevo morire"<ref name=":2" />. Nello stesso saggio descrive la malattia come il risultato dello sforzo di affermare la propria indipendenza dalla madre; in un altro testo, la collega alla morte della sorella maggiore, un evento avvenuto prima della sua nascita<ref>{{Cita libro|autore=Daniel Morris|titolo=The Poetry of Louise Glück: A Thematic Introduction|data=|anno=2006|editore=University of Missouri Press|città=Columbia|lingua=en|p=25}}</ref>. Alla psicanalisi attribuisce il merito di averla aiutata a superare la malattia e di averle insegnato a pensare<ref>{{Cita web|url=https://prezi.com/lcrmgcsqpjzd/louise-gluck/|titolo=Louise Gluck|sito=prezi.com|lingua=en|accesso=8 ottobre 2020}}</ref>.
 
Dopo le superiori segue un corso di poesia al Sarah Lawrence College e dal 1963 al 1965 si iscrive ad alcuni seminari di poesia alla School of General Education della [[Columbia University]], che offre programmi per studenti non a tempo pieno<ref>{{Cita web|url=https://www.achievement.org/achiever/louise-gluck/|titolo=Louise Glück|sito=Academy of Achievement|lingua=en-US|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>. Qui conosce i poeti [[Léonie Adams]] e [[Stanley Kunitz]], da lei successivamente riconosciuti come mentori significativi nel suo sviluppo come poeta<ref>{{Cita web|url=https://www.newyorker.com/magazine/2012/11/12/the-body-artist|titolo=The Body Artist|autore=Dan Chiasson|sito=The New Yorker|lingua=en|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>.
 
=== Carriera ===
Dopo aver lasciato la Columbia senza una laurea, Louisa Glück si mantiene con un lavoro di segreteria<ref name=":4">{{CiteCita web|url=https://www.neh.gov/humanities/2016/fall/feature/louise-gl%C3%BCck|titletitolo=Louise Glück|websitesito=National Endowment for the Humanities (NEH)|languagelingua=en|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07}}</ref>. Nel 1967 sposa Charles Hertz, Jr., dal quale però divorzia poco tempo dopo<ref name=":5">{{CiteCita booklibro|lastcognome=Morris|firstnome=Daniel|titletitolo=The Poetry of Louise Glück: A Thematic Introduction|publisher=|year=|isbn=|location=|pagespp=29}}</ref>.
 
La sua prima raccolta di poesie, ''Firstborn,'' pubblicata nel 1968, riceve una buona critica. È tuttavia seguita da un periodo di crisi, caratterizzato da un blocco creativo che le impedisce di scrivere. Riprende l'attività dopo il 1971, quando inizia a insegnare poesia al Goddard College nel Vermont<ref name=":4" /><ref>{{CiteCita booklibro|lastcognome=Duffy|firstnome=John J.|url=https://books.google.com/?id=uTBCXqOou0YC&pg=PA138&lpg=PA138&dq=louise+gluck+vermont+encyclopedia#v=onepage|titletitolo=The Vermont Encyclopedia|last2cognome2=Hand|first2nome2=Samuel B.|last3cognome3=Orth|first3nome3=Ralph H.|datedata=2003|publishereditore=UPNE|isbn=978-1-58465-086-7|locationcittà=|pagespp=138|languagelingua=en}}</ref>. Le poesie che scrive durante questo periodo sono raccolte nel suo secondo libro, ''The House on Marshland'' (1975), che molti critici ritengono la sua opera più rivoluzionaria, quella in cui viene rivelata la "scoperta di una voce distintiva"<ref name=":6">{{CiteCita booklibro|lastcognome=Morris|firstnome=Daniel|titletitolo=The Poetry of Louise Glück: A Thematic Introduction|publisher=|year=|isbn=|location=|pagespp=4}}</ref>.
 
Nel 1973 dà alla luce un figlio, Noah, il cui padre, John Dranow, suo futuro secondo marito, è un autore con cui aveva iniziato il programma estivo di scrittura al Goddard College<ref name=":6" /><ref name=":7">{{CiteCita web|url=https://www.sevendaysvt.com/vermont/vermonts-struggling-culinary-school-plans-its-next-course/Content?oid=2332056|titletitolo=Vermont's Struggling Culinary School Plans Its Next Course|lastcognome=Flagg|firstnome=Kathryn|date=|websitesito=Seven Days Vermont|languagelingua=en|url-statusurlarchivio=live|archive-urldataarchivio=|archive-date=|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07}}</ref>. Nel 1980 Dranow e Francis Voigt, marito della poetessa [[Ellen Bryant Voig|Ellen Bryant Voigt]]t, fondano un college privato, il New England Culinary Institute. Le due poetesse saranno le prime ad investirvi le loro rendite e prenderanno parte al suo consiglio di amministrazione.
 
Nel 1980 viene pubblicata la terza raccolta di Glück, ''Descending Figure''. Nel complesso il libro è bene accolto, anche se non mancano alcune critiche per il tono e l'argomento: il poeta Greg Kuzma, ad esempio, in riferimento alla sua poesia ora ampiamente antologizzata ''The Drowned Children'', accusa Glück di essere una "odiatrice di bambini"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=E. Laurie George|autore2=|autore3=|anno=1990|mese=Winter|titolo=The "Harsher Figure" of Descending Figure: Louise Gluck's "Dive into the Wreck"|rivista=Women's Studies|volume=27|numero=3/4|p=237|lingua=en|doi=|url=http://faculty.washington.edu/elgeorge/The%20harsher%20figure%20of%20descending%20figure.pdf}}</ref>. Nello stesso anno un incendio distrugge la casa della scrittrice nel Vermont, causando la perdita di tutti i suoi beni. Sulla scia di questa tragedia, scrive le poesie che saranno poi raccolte nel pluripremiato libro ''The Triumph of Achilles'' (1985). L'autore e critico Liz Rosenberg descrive quest'opera come la "più chiara, più pura e più nitida" del lavoro di Glück, lodata anche dal critico Peter Stitt come quella che la pone "tra i più importanti poeti della nostra epoca"<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Stitt|firstnome=Peter|datedata=1985|titletitolo=Contemporary American Poems: Exclusive and Inclusive|journalrivista=The Georgia Review|volume=39|issuenumero=4|pagespp=849–863|jstor=41398888|issn=0016-8386}}</ref>.
 
Di questa raccolta, il poema ''Mock Orange'', paragonato a un inno femminista<ref>{{CiteCita web|url=http://blog.pshares.org/index.php/speaking-against-silence/|titletitolo=Speaking Against Silence|lastcognome=Abel|firstnome=Colleen|datedata=15 gennaio 2019-01-15|websitesito=The Ploughshares Blog|url-statusurlarchivio=live|archive-urldataarchivio=|archive-date=|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07}}</ref> , è stato definito un "pezzo antologico" <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Robert Hahn|autore2=|autore3=|anno=2004|mese=Summer|titolo=Transporting the Wine of Tone: Louise Gluck in Italian|rivista=Michigan Quarterly Review|volume=43|numero=3|lingua=en|accesso=10 ottobre 2020|url=https://quod.lib.umich.edu/cgi/t/text/text-idx?cc=mqr;c=mqr;c=mqrarchive;idno=act2080.0043.313;view=text;rgn=main;xc=1;g=mqrg}}</ref> per la frequenza con cui è apparso in antologie di poesia e corsi universitari.
 
Nel 1984 Glück è nominata docente senior presso il Dipartimento di inglese della facoltà del Williams College nel Massachusetts<ref>{{CiteCita web|url=https://communications.williams.edu/news-releases/poet-louise-gluck-at-williams-college-awarded-coveted-bollingen-prize/|titletitolo=Poet Louise Glück at Williams College Awarded Coveted Bollingen Prize|lastcognome=Williams College|date=|websitesito=Office of Communications|languagelingua=en-US|url-statusurlarchivio=live|archive-urldataarchivio=|archive-date=|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07}}</ref>. L'anno seguente muore il padre Daniel<ref>{{CiteCita web|url=https://www.liherald.com/fivetowns/stories/a-zest-for-life-beatrice-glck-of-woodmere-dies-at-101,33097?|titletitolo=A zest for life: Beatrice Glück of Woodmere dies at 101|websitesito=Herald Community Newspapers|languagelingua=en|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07}}</ref> e questa perdita la spinge a iniziare una nuova raccolta di poesie, ''Ararat'' (1990), il cui titolo fa riferimento alla montagna del racconto del diluvio della [[Genesi]]. Il critico Dwight Garner lo definirà "il libro di poesia americana più brutale e più colmo di dolore pubblicato negli ultimi 25 anni".  
 
Nel 1992 pubblica uno dei suoi libri più popolari e acclamati dalla critica, ''The Wild Iris,'' con cui vince l'anno dopo il [[Premio Pulitzer]]. Sul fronte della vita privata, vede la fine il suo matrimonio con John Dranow, e con esso la partecipazione di quest'ultimo alle attività del New England Culinary Institute.
 
Nel 1994 vede la luce una raccolta di saggi, ''Proofs & Theories: Essays on Poetry,'' e successivamente una raccolta di poesie sulla natura dell'amore e sulla crisi di un matrimonio, ''Meadowlands'' (1996), seguita da altre due raccolte, ''Vita Nova'' (1999) e ''The Seven Ages'' (2001). Nel 2003 viene insignita del prestigioso titolo di [[poeta laureato]] degli Stati Uniti<ref name=":0" /><ref name=":1" />.
 
Nel 2004, in risposta agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, Glück pubblica un lungo poema, ''October,'' diviso in sei parti, che attinge al mito greco per esplorare aspetti del trauma e della sofferenza. In quello stesso anno è nominata Rosenkranz Writer in Residence alla Yale University.
 
La sua produzione poetica non si arresta; i libri pubblicati durante questo periodo includono ''Averno'' (2006), ''A Village Life'' (2009) e ''Faithful and Virtuous Night'' (2014), con il quale vince il [[National Book Award]] per la poesia. Nel 2012, la pubblicazione di una raccolta di mezzo secolo di sue poesie, ''Poems: 1962-2012'', viene definita "un evento letterario".  Nel 2017 vede le stampe un'altra raccolta dei suoi saggi, ''American Originality''<ref>{{CiteCita news|lastcognome=Garner|firstnome=Dwight|url=https://www.nytimes.com/2012/11/09/books/louise-gluck-poems-1962-2012.html|titletitolo=Verses Wielded Like a Razor|datedata=8 novembre 2012-11-08|workopera=The New York Times|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07|languagelingua=en-US|issn=0362-4331}}</ref>.
 
A ottobre del 2020, è stata insignita del [[Premio Nobel per la letteratura|Premio Nobel per la Letteratura]].
 
==Stile==
Le poesie della Glück sono conosciute per la loro precisione linguistica e il tono austero. Il poeta Craig Morgan Teicher l'ha definita una scrittrice per la quale "le parole sono sempre scarse, faticosamente vinte e da non sprecare"<ref>{{CiteCita news|lastcognome=Teicher|firstnome=Craig Morgan|url=https://www.nytimes.com/2017/08/04/books/review/a-little-book-on-form-robert-hass-american-originality-louise-gluck.html|titletitolo=Deep Dives Into How Poetry Works (and Why You Should Care)|datedata=August4 4,agosto 2017|workopera=The New York Times|access-dateaccesso=April7 7,aprile 2020|languagelingua=en-US|issn=0362-4331|archive-datedataarchivio=April 7, aprile 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200407220636/https://www.nytimes.com/2017/08/04/books/review/a-little-book-on-form-robert-hass-american-originality-louise-gluck.html|url-status=live}}</ref>. La studiosa Laura Quinney ha sostenuto che l'uso attento delle parole ha messo la Glück "nella linea dei poeti americani che apprezzano la feroce compressione lirica", da [[Emily Dickinson]] a [[Elizabeth Bishop]], una tradizione prevalentemente di poetesse. La Glück utilizzerebbe il requisito della moderazione, della precisione e del ritardo (pause introdotte dalla punteggiatura, interruzioni di strofa), contro lo "slancio dell'espressione" proveniente dall'apposizione e dall'anafora (frasi che iniziano con "Io"). Questo conflitto, evidente nella poesia ''The Sensual World'' in cui uno stato di "risveglio spietato" si oppone a quello precedente di "trance", produce una forte tensione ritmica<ref name=":9">{{CiteCita web|url=https://www.lrb.co.uk/the-paper/v27/n14/laura-quinney/like-dolls-with-their-heads-cut-off|titletitolo=Laura Quinney · Like Dolls with Their Heads Cut Off: Louise Glück · LRB 21 July 2005|lastcognome=Quinney|firstnome=Laura|datedata=July21 21,luglio 2005|websitesito=London Review of Books|languagelingua=en|access-dateaccesso=April 7, aprile 2020|archive-datedataarchivio=April 7, aprile 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200407220636/https://www.lrb.co.uk/the-paper/v27/n14/laura-quinney/like-dolls-with-their-heads-cut-off|url-status=live}}</ref>: nelle poesie la Glück usa raramente la rima, affidandosi invece alla ripetizione, all'[[enjambement]] e ad altre tecniche.
 
Tra studiosi e critici si è discusso se quella di Louise Glück debba essere considerata [[poesia confessionale]], per la prevalenza della modalità in prima persona e la presenza di argomenti intimi, spesso ispirati da eventi personali. Ha riconosciuto l'appartenenza della Glück a questo genere poetico lo studioso Robert Baker<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Baker|firstnome=Robert|datedata=June 1,º giugno 2018|titletitolo=Versions of Ascesis in Louise Glück's Poetry|url=https://academic.oup.com/camqtly/article/47/2/131/5026611|journalrivista=The Cambridge Quarterly|languagelingua=en|volume=47|issuenumero=2|pagespp=131–154|doi=10.1093/camqtly/bfy011|s2cid=165358842|issn=0008-199X|access-dateaccesso=April7 7,aprile 2020|archive-datedataarchivio=October8 8,ottobre 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20201008134912/https://academic.oup.com/camqtly/article-abstract/47/2/131/5026611?redirectedFrom=fulltext|url-status=live}}</ref>, mentre il critico Michael Robbins ha negato che essa possa far parte dei poeti confessionali come [[Sylvia Plath]] o [[John Berryman]], perché la Glück non si rivolge ad un pubblico<ref name=":10">{{CiteCita web|url=https://lareviewofbooks.org/article/the-constant-gardener-on-louise-gluck/|titletitolo=The Constant Gardener: On Louise Glück|lastcognome=Robbins|firstnome=Michael|websitesito=Los Angeles Review of Books|access-dateaccesso=April 7, aprile 2020|archive-datedataarchivio=August 7, agosto 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200807103501/https://lareviewofbooks.org/article/the-constant-gardener-on-louise-gluck|url-status=live}}</ref>; ugualmente convinta di questa sua estraneità al genere è Laura Quinney, secondo la quale la poesia della Glück va oltre l'autobiografia, ed è solo apparentemente spontanea: «per la Glück, la modalità "confessionale" è odiosa»<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Laura Quinney|autore2=|autore3=|data=21 luglio 2005|titolo=Like Dolls with Their Heads Cut Off|rivista=London Review of Books|volume=27|numero=14|lingua=en|accesso=10 ottobre 2020|url=https://www.lrb.co.uk/the-paper/v27/n14/laura-quinney/like-dolls-with-their-heads-cut-off?referrer=https%3A%2F%2Fen.wikipedia.org%2F}}</ref>. La studiosa Helen Vendler ha rilevato come "nella loro obliquità e riservatezza, [le poesie di Louise Glück] offrono un'alternativa alla confessione in prima persona, pur rimanendo indiscutibilmente personali"<ref>{{CiteCita booklibro|lastcognome=Vendler|firstnome=Helen|titletitolo=Part of Nature, Part of Us: Modern American Poets|url=https://archive.org/details/partofnaturepart0004vend|url-access=registration|publishereditore=Harvard University Press|yearanno=1980|isbn=978-0674654761|locationcittà=Cambridge|pagespp=[https://archive.org/details/partofnaturepart0004vend/page/311 311]}}</ref>.
 
== Temi ==
Sebbene il lavoro di Glück sia tematicamente diversificato, studiosi e critici hanno identificato alcuni temi di primaria importanza. Uno di questi è rappresentato dal trauma: Glück durante la sua carriera ha scritto sulla morte, la perdita, il rifiuto, il fallimento delle relazioni e i tentativi di guarigione e ripresa. Lo studioso Daniel Morris osserva che anche quando una poesia Glück utilizza immagini tradizionalmente felici o idilliache, essa "suggerisce la consapevolezza dell'autore della mortalità, della perdita dell'innocenza"<ref name=":6" />. Per la poetessa il trauma è tuttavia una porta che conduce a un maggiore apprezzamento della vita, un concetto esplorato nel ''Triumph of Achilles'', in cui l'eroe accettando la mortalità diventa un essere umano più pienamente realizzato<ref>{{CiteCita web|url=https://blog.bestamericanpoetry.com/the_best_american_poetry/2012/01/the-ambivalence-of-being-in-glucks-the-triumph-of-achilles-opening-the-box-opening-the-book-opening-the-self-what-ofte.html|titletitolo="The Ambivalence of Being in Gluck's The Triumph of Achilles" [by Caroline Malone]|websitesito=The Best American Poetry|access-dateaccesso=7 aprile 2020-04-07|archive-datedataarchivio=7 aprile 2020-04-07|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200407220638/https://blog.bestamericanpoetry.com/the_best_american_poetry/2012/01/the-ambivalence-of-being-in-glucks-the-triumph-of-achilles-opening-the-box-opening-the-book-opening-the-self-what-ofte.html|url-status=live}}</ref>.
 
Il rapporto tra le forze opposte della vita e della morte nell'opera di Glück indica un altro dei suoi temi comuni: il desiderio. Glück ha spesso scritto in modo esplicito su molte forme di desiderio, ad esempio il desiderio di amore e attenzione, di intuizione o di capacità di trasmettere la verità, ma il suo approccio al desiderio è contrassegnato dall'ambivalenza. Morris sostiene che le poesie di Glück, che spesso adottano punti di vista contraddittori, riflettono "la sua relazione ambivalente con lo status, il potere, la moralità, il genere e, soprattutto, il linguaggio"<ref>{{CiteCita booklibro|lastcognome=Morris|firstnome=Daniel|titletitolo=The Poetry of Louise Glück: A Thematic Introduction|publisher=|year=|isbn=|location=|pagespp=73}}</ref>.
 
La tensione tra desideri in competizione nel lavoro di Glück si manifesta nella sua assunzione di personaggi diversi da poesia a poesia e nel suo approccio vario a ciascuna raccolta delle sue poesie. Questo ha portato il poeta e studioso James Longenbach a dichiarare che "il cambiamento è il valore più alto di Louise Glück" e "se il cambiamento è ciò che desidera di più, è anche ciò a cui resiste di più, ciò che è più difficile per lei"<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=LONGENBACH|firstnome=JAMES|datedata=1999|titletitolo=Louise Glück's Nine Lives|journalrivista=Southwest Review|volume=84|issuenumero=2|pagespp=184–198|jstor=43472558|issn=0038-4712}}</ref>.
 
Un'altra dimensione presente in Glück è la natura, che fa da ambientazione a molte delle sue poesie. In ''L'iris selvatico'' la scena poetica è rappresentata da un giardino, nel quale si intrecciano tre tipi di monologo: quello dei fiori e delle piante, quello di un essere umano che si rivolge a dio, quello della divinità.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Linda Gregerson|autore2=|autore3=|anno=2001|titolo=The Sower against Gardens|rivista=The Kenyon Review|volume=23|numero=1|pp=115-133|lingua=en}}</ref> Tuttavia il paesaggio, come ad esempio in ''All Hallows'', poesia di apertura della precedente raccolta ''The House on Marshland'' (1975), appartiene più al regno linguistico che a quello geografico, è il paesaggio di un sogno, fatto di immagini simboliche o archetipiche (la coltivazione, il raccolto, i buoi aggiogati, i covoni, sono un complesso figurativo associato al tema della maternità)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Diane S. Bonds|autore2=|autore3=|anno=1990|titolo=Entering Language in Louise Glück's "The House on Marshland": A Feminist Reading|rivista=Contemporary Literature|volume=31|numero=1|pp=58-75|lingua=en}}</ref>. Morris sottolinea come ''The House on Marshland'' possa essere letto come una revisione della tradizione romantica della poesia della natura, e come in ''Ararat'' (1990) i fiori diventino "un linguaggio del lutto", utile sia per la commemorazione che per la competizione tra le persone in lutto per determinare la "proprietà della natura come sistema significativo di simbolismo"<ref>{{CiteCita booklibro|lastcognome=Morris|firstnome=Daniel|titletitolo=The Poetry of Louise Glück: A Thematic Introduction|publisher=|year=|isbn=|location=|pagespp=6}}</ref>.
 
Tematicamente, la poesia di Glück si distingue anche per ciò che evita. Morris sostiene che "la scrittura di Glück il più delle volte elude l'identificazione etnica, la classificazione religiosa o l'affiliazione di genere. In effetti, la sua poesia spesso nega le valutazioni critiche che affermano la politica dell'identità come criterio per la valutazione letteraria. Resiste alla canonizzazione come poeta con trattino (cioè come un poeta "ebreo-americano", o un poeta "femminista", o un poeta "della natura"), preferendo invece mantenere un'aura di iconoclastia, o di mezzo"<ref>{{CiteCita booklibro|lastcognome=Morris|firstnome=Daniel|titletitolo=The Poetry of Louise Glück: A Thematic Introduction|publisher=|year=|isbn=|location=|pagespp=30–31}}</ref>.
 
== Influenze ==
Glück ha sottolineato l'influenza della [[psicoanalisi]] sul suo lavoro, così come l'importanza del classicismo, della mitologia e delle leggende nella sua prima formazione. Ha inoltre riconosciuto l'influenza dei poeti [[Léonie Adams]] e [[Stanley Kunitz]]. Studiosi e critici hanno sottolineato, tra gli altri, l'influenza letteraria sul suo lavoro di [[Robert Lowell]]<ref>{{CiteCita web|url=https://www.literarymatters.org/10-1-sounding-lowell-louise-gluck-and-derek-walcott/|titletitolo=Sounding Lowell: Louise Glück and Derek Walcott|lastcognome=Gargaillo, Florian|datedata=September 29, settembre 2017|websitesito=Literary Matters|languagelingua=en-US|url-status=live|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200407220637/https://www.literarymatters.org/10-1-sounding-lowell-louise-gluck-and-derek-walcott/|archive-datedataarchivio=April 7, aprile 2020|access-dateaccesso=April7 7,aprile 2020}}</ref> , [[Rainer Maria Rilke]] ed [[Emily Dickinson]] <ref>{{CiteCita booklibro|lastcognome=Diehl|firstnome=Joanne Feit|titletitolo=On Louise Glück: Change What You See|publishereditore=University of Michigan Press|yearanno=2005|isbn=|editor-last=Diehl|editor-firstcuratore=Joanne Feit Diehl|locationcittà=Ann Arbor|pagespp=13, 20|chaptercapitolo=Introduction}}</ref>.
== Premi e riconoscimenti ==
*[[Premio Pulitzer per la poesia]], 1993 (per ''Wild Iris'')
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[[Categoria:Ebrei statunitensi]]
[[Categoria:Professori dell'Università Yale]]