Al cor gentil rempaira sempre amore: differenze tra le versioni

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== Temi ==
Tra le tematiche della canzone vi è quella della nobiltà d'animo, o ''gentilezza''; questa tematica era già stata trattata dalla [[amor cortese|cultura cortese]] con [[Andrea Cappellano]] che affermava che solo la ''gentilezza'' conferisseconferiva nobiltà agli uomini; in altre parole si affermava che la nobiltà non dipendesse dalla nascita, ma dal valore della persona. In questa visione si rispecchiavano molti piccoli [[aristocrazia|aristocratici]] senza [[feudo|feudi]] che in un certo qual modo volevano essere considerati di diritto parte della [[feudatario|classe feudale]] dell'età cortese. Il concetto è ripreso dal Guinizelli, ma in un contesto completamente diverso da quello del Cappellano.
 
Guido era un intellettuale e fece anche parte di una delle massime cariche comunali, il giudice. Per raggiungere un'egemonia tra le istituzioni cittadine e soppiantare la classe dirigente nobiliare del [[Comune]], fu elaborata una nuova concezione della nobiltà: per essere ''gentili'' non basta essere di sangue nobile, perché la ''gentilezza'' non è ereditaria. Si forma così una nuova ''nobiltà cittadina'' che si basa sulle proprie doti di intelligenza e cultura, ciò che [[Dante Alighieri]] considerava l'''altezza dell'ingegno''.