Ciclo undecennale dell'attività solare: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Ssnum_ita.png|thumb|Ciclo dell'attività solare dal 1700 al 2000.]]
{{vedi anche|Macchie solari}}
L'attività solare viene misurata in base al numero di [[Macchia solare|macchie solari]] che compaiono in maniera ciclica e più o meno intensa sulla superficie solare. Quando la superficie solare mostra un ampio numero di macchie, il Sole sta attraversando una fase di maggior attività e emette maggior energia nello spazio circostante. Il numero medio di macchie solari presenti sul [[Sole]] non è costante, ma varia tra periodi di [[Minimo solare|minimo]] e di [[Massimo solare|massimo]]. Il ciclo solare è il periodo, lungo in media 11 [[anno|anni]], che intercorre tra un periodo di minimo (o massimo) dell'attività solare e il successivo. La lunghezza del periodo non è strettamente regolare, ma può variare tra i 10 e i 12 anni.
 
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=== Variazioni dell'attività solare ed effetti sulla Terra ===
[[File:Solar-cycle-data.png|thumb|upright=1.1|[[Fluttuazioni solari]]]]
Il [[Sole]] è una [[stella]] con alcune caratteristiche molto variabili, che cambiano con periodi che vanno da poche ore a centinaia d'anni. La direzione del campo magnetico interplanetario, e la velocità e la densità del vento solare, dipendono tutte dall'attività del Sole. Possono cambiare drasticamente in poco tempo e influenzare l'attività geomagnetica. Quando questa aumenta, il bordo meridionale dell'aurora boreale si muove verso sud. Anche le emissioni di materia della [[corona solare]] causano ovali aurorali più grandi. Se il campo magnetico interplanetario è rivolto in direzione opposta a quello terrestre il trasferimento di energia è più grande, e quindi le aurore sono più pronunciate.
 
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=== Raggi cosmici e attività solare ===
{{vedi anche|Raggi cosmici}}
[[File:Crshower2 nasa.jpg|thumb|upright=1.2|Simulazione degli sciami generati nell'interazione dei raggi cosmici con l'[[atmosfera terrestre]] (vedi [[esperimento]] [[CLOUD]])]]
{{cn|Un'altra importante relazione è stata osservata tra il flusso dei [[raggi cosmici]] che arrivano sulla Terra e l'aumento o diminuzione della copertura nuvolosa terrestre.}} A sua volta il flusso di particelle cosmiche che giungono sulla Terra varia con il variare dell'attività solare. Quando l'attività solare aumenta, aumenta anche il [[vento solare]], un flusso di particelle cariche che propaga nello spazio insieme al suo forte campo magnetico. Ma tale campo magnetico posto tra il Sole e la Terra deflette i raggi cosmici, velocissime particelle cariche provenienti dal sole e dallo spazio intergalattico, i quali, stante la loro elevata energia di urto, hanno la proprietà di ionizzare l'atmosfera, specie là dove questa è più densa (e quindi gli urti sono più numerosi) ovvero nella parte più prossima al suolo. Le molecole d'aria elettrizzate dai raggi cosmici possono andare a costituire centri di nucleazione<ref>[http://cloud.web.cern.ch/cloud/documents_cloud/cloud_concept.pdf Beam Measurements of a CLOUD] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070710185847/http://cloud.web.cern.ch/cloud/documents_cloud/cloud_concept.pdf |data=10 luglio 2007 }}</ref>, insieme al pulviscolo atmosferico, {{cn|ottenendo di coagulare su di sé il vapore acqueo circostante, favorendo in tal modo la formazione di nubi nella bassa atmosfera.}} A sua volta, {{cn|le nubi basse hanno la proprietà di raffreddare la Terra}}. Quindi {{cn|quando l'attività solare è più intensa l'atmosfera ha meno copertura nuvolosa}} perché {{cn|i raggi cosmici saranno maggiormente deviati dal vento solare così che maggiore energia giunge fino alla superficie terrestre (contribuendo così al riscaldamento climatico)}}. Invece quando l'attività solare è più debole sarà maggiore la copertura nuvolosa dell'atmosfera terrestre per cui diminuisce l'energia che arriva sino alla superficie, energia che viene respinta dalle nuvole. In quest'ultimo caso diminuisce il riscaldamento climatico.