Formula 1: differenze tra le versioni
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→Gran Premi: non sicuro cmq, meglio. ma deve rimanere in lista, siamo ancora nel 2020, in cui fu annullato. |
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== Gran Premi ==
{{vedi anche|Gran Premio di Formula 1}}
Il numero di Gran Premi disputati in una stagione varia sempre nel corso degli anni. Nel 1950 il campionato si articolò su sole sei gare (più la [[500 Miglia di Indianapolis]]). Negli anni 1960 comprendeva mediamente dieci gare. Negli anni 1980 si è giunti a una media di sedici gare. Nel 2005, nel 2010 e nel 2011 si è arrivati a diciannove gare. Sotto spinta di Ecclestone,<ref>{{cita news | titolo = Ecclestone vuole un calendario con 20 gare annuali | editore = www.f1grandprix.it | data = 5 febbraio 2007 | url = http://www.f1grandprix.it/css/notizia.asp?ID=15214&categ=primopiano | accesso = 9 febbraio 2007 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070928000110/http://www.f1grandprix.it/css/notizia.asp?ID=15214&categ=primopiano | dataarchivio = 28 settembre 2007 }}</ref> per ampliare il numero dei Paesi ospitanti, si è giunti nel 2012 a un calendario con venti gare, per poi tornare a diciannove nella stagione successiva. Nel 2016 i gran premi disputati sono stati ventuno, record della categoria, ripetutosi nuovamente nel 2018 e nel 2019.<ref>{{Cita news|url=http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/06/19-908204/calendario_formula_1_2018_21_gare_e_torna_la_francia/|titolo=Calendario Formula 1 2018, 21 gare e torna la Francia|data=19 giugno 2017|accesso=27 novembre 2017}}</ref> Per volere di [[Liberty Media]] si vorrebbe portare il
[[File:Formula 1 all over the world.svg|thumb|upright=1.8|left|In [[verde]] sono evidenziati i Paesi che attualmente ospitano un [[Gran Premio di Formula 1]], con le sedi dei circuiti segnate con un punto [[nero]]. In [[grigio]] scuro sono evidenziati i Paesi che hanno ospitato un Gran Premio in passato, con gli ex circuiti ospitanti contrassegnati con un punto [[bianco]].]]
L'esperimento di inserire in calendario la [[500 Miglia di Indianapolis 1950|500 Miglia di Indianapolis]] durò
Esclusa questa esperienza atipica, la prima gara extra-europea del mondiale di Formula 1 si svolse in [[Argentina]] nel 1953. Il primo Gran Premio nordamericano si svolse invece a [[Circuito di Sebring|Sebring]] nel 1959. Dopo un esperimento a [[Circuito di Riverside|Riverside]], il G.P. degli Stati Uniti si accasò dal 1961 al 1980 sul [[circuito di Watkins Glen]], nello Stato di [[New York]]. Dal 1976 venne affiancato dal G.P. di [[Circuito di Long Beach|Long Beach]]. Il [[Marocco]] ospitò il primo gran premio [[africa]]no nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1958|1958]] e successivamente si corse anche (per ventitré stagioni) in [[Sudafrica]]. L'[[Asia]] (col [[Giappone]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]]) e l'[[Oceania]] ([[Australia]] nel 1985) si unirono in seguito. Le attuali
In settanta stagioni di gare (1950–2019) si sono disputati complessivamente 1018 Gran Premi validi per il titolo mondiale,
▲Esclusa questa esperienza atipica, la prima gara extra-europea del mondiale di Formula 1 si svolse in [[Argentina]] nel 1953. Il primo Gran Premio nordamericano si svolse invece a [[Circuito di Sebring|Sebring]] nel 1959. Dopo un esperimento a [[Circuito di Riverside|Riverside]], il G.P. degli Stati Uniti si accasò dal 1961 al 1980 sul [[circuito di Watkins Glen]], nello Stato di [[New York]]. Dal 1976 venne affiancato dal G.P. di [[Circuito di Long Beach|Long Beach]]. Il [[Marocco]] ospitò il primo gran premio [[africa]]no nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1958|1958]] e successivamente si corse anche (per ventitré stagioni) in [[Sudafrica]]. L'[[Asia]] (col [[Giappone]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]]) e l'[[Oceania]] ([[Australia]] nel 1985) si unirono in seguito. Le attuali ventuno gare toccano quattro continenti: all'appello manca soltanto l'Africa.
▲In settanta stagioni di gare (1950–2019) si sono disputati complessivamente 1018 Gran Premi validi per il titolo mondiale, tenendo conto anche delle undici edizioni della [[500 Miglia di Indianapolis]] valide per il Mondiale (la gara numero 1000 è stata il [[Gran Premio di Cina 2019]]). A essi hanno partecipato 764 piloti di trentotto diverse nazionalità (l'ultima ad aggiungersi è stata l'[[Indonesia]] con [[Rio Haryanto]]). Queste gare sono così ripartite tra i diversi decenni:
* 84 tra il 1950 e il 1959;
* 100 tra il 1960 e il 1969;
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* 198 tra il 2010 e il 2019.
I Gran Premi hanno avuto quarantuno diverse denominazioni; solo quelli di Gran Bretagna e d'Italia si sono disputati in tutte le
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A queste vanno aggiunte le 368 corse non valide per il mondiale, disputate nel periodo 1946–1983, di cui ben 106 si svolsero nel quadriennio 1946-1949 (con un picco di trentasette nel 1947) e furono molto numerose fino al 1962 (quando se ne disputarono ventitré), prima di un lento
Suddivisi per decenni, il numero di Gran Premi non titolati fu il seguente:
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Considerando solo quelle a cui partecipò un lotto di concorrenti di caratura internazionale (ed escludendo perciò tutte quelle del Campionato sudafricano), il record di vittorie in gare non titolate spetta a Stirling Moss, che se ne aggiudicò ventuno; seguono Clark (20 vittorie) e Brabham (17). Esse rappresentarono anche una "vetrina" per alcuni piloti che non si imposero mai in gare valide per il mondiale, come Jean Behra (11 vittorie) o Chris Amon (2 vittorie).
[[File:Tyre carts on grid at USGP 2005.jpg|thumb|upright=1.4|I meccanici spostano i treni di gomme dalla griglia di partenza del Gran Premio di Indianapolis del 2005, una delle gare più controverse nella storia della F1.]]
Negli anni 1960 e 1970 in [[Sudafrica]] e in [[Inghilterra]] si disputarono dei campionati nazionali per vetture di F1. Nello specifico, la prova sudafricana del 1967 rischiò di essere vinta dal pilota locale [[John Love]], al volante di una [[Cooper Car Company|Cooper]]-[[Coventry Climax|Climax]] con cui disputava il campionato nazionale: tuttavia Love dovette fermarsi ai box per mancanza di carburante, sicché la gara venne vinta da Pedro Rodriguez sulla Cooper-[[Maserati Squadra Corse|Maserati]] ufficiale<ref>{{Cita libro | cognome = Gianni Cancellieri| nome = Cesare De Agostini | titolo = 33 anni di Gran Premi iridati - volume 2 | editore = Conti Editore|data=1983 | p = 24}}</ref>.▼
Nel periodo 1978/1980 in Inghilterra nacque una vera e propria "serie B" della Formula 1, denominata [[Campionato britannico di Formula 1|Formula Aurora]], dal nome dello sponsor del campionato. Queste gare non vengono di norma conteggiate tra i G.P. di Formula 1 non validi per il mondiale, in quanto non vi parteciparono mai piloti di spicco (pur non mancando nello schieramento alcuni nomi che avevano all'attivo qualche G.P. iridato). La realizzazione di questa serie fu possibile in quanto all'epoca erano in circolazione un gran numero di Formula 1 "usate", con prezzi molto contenuti sia di acquisto che di gestione. Il primo campione fu Tony Trimmer con una McLaren M23; nel 1979 vinse Rupert Keegan con una Arrows A1; nel 1980 lo spagnolo Emilio De Villota al volante della veloce Williams FW07 (che nello stesso anno vinse anche il Mondiale con Alan Jones). Sempre nel 1980, la sudafricana Desirée Wilson si impose nella gara di Brands Hatch al volante di una Wolf WR4, divenendo così l'unica donna a vincere una gara disputata con vetture di Formula 1<ref>{{Cita libro | cognome = Mario| nome = Donnini | titolo = Aurora AFX, quando anche la Formula 1 aveva la Serie B | editore = Autosprint|data=8 marzo 2011 | p = 31}}</ref>.
Nel mondiale, in ogni nazione si svolge di norma una sola gara l'anno, che ne porta il nome. Se una nazione ospita una seconda gara, questa assume una differente denominazione e fa capo a un diverso comitato organizzatore. Per esempio, dal 1981 al 2006 [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]]
La tendenza attuale è quella di far disputare una sola corsa per ogni nazione, alternando i circuiti. Tale soluzione avrebbe dovuto interessare le piste di Imola e Monza in Italia, [[Nürburgring]] e [[Hockenheim]] in Germania, Fuji e Suzuka in Giappone, ma a seguito della crisi economica che colpì vari settori dell'economia sul finire degli anni 2000, l'effettiva alternanza originariamente prevista non trovò applicazione se non in rari casi.
▲Negli anni 1960 e 1970 in [[Sudafrica]] e in [[Inghilterra]] si disputarono dei campionati nazionali per vetture di F1. Nello specifico, la prova sudafricana del 1967 rischiò di essere vinta dal pilota locale [[John Love]], al volante di una [[Cooper Car Company|Cooper]]-[[Coventry Climax|Climax]] con cui disputava il campionato nazionale: tuttavia Love dovette fermarsi ai box per mancanza di carburante, sicché la gara venne vinta da Pedro Rodriguez sulla Cooper-[[Maserati Squadra Corse|Maserati]] ufficiale<ref>{{Cita libro | cognome = Gianni Cancellieri| nome = Cesare De Agostini | titolo = 33 anni di Gran Premi iridati - volume 2 | editore = Conti Editore|data=1983 | p = 24}}</ref>.
Il Gran Premio con il maggior numero di partecipanti è stato quello del Belgio del 1974, con trentuno concorrenti a contendersi la vittoria sul circuito di Nivelles (una pista ― tra l'altro ― lunga soltanto {{M|3 724|ul=m}}). Quello con meno partecipanti (soltanto sei) fu il controverso G.P. degli Stati Uniti del 2005. Il Gran Premio più breve è stato quello di Australia del 1991, interrotto a causa delle condizioni meteo ({{M|52,920|ul= km}} percorsi nel tempo di 24'34"899 dal vincitore Ayrton Senna); il più lungo fu il [[Gran Premio del Canada 2011]] (in cui [[Jenson Button]] conquistò la vittoria in 4h 04'39"537 dopo varie interruzioni per pioggia<ref>{{Cita web|url=http://www.statsf1.com/en/statistiques/gp/temps/leplus.aspx|accesso=27 novembre 2017}}</ref>). Il Gran Premio più rapido è stato quello d'Italia del 2003, in cui il vincitore Michael Schumacher ha completato i cinquantatré giri in programma alla velocità media di 247,59 km/h; egli ha così battuto il record di 242,62 km/h stabilito nel 1971 da [[Peter Gethin]] con la [[British Racing Motors|BRM]], sempre a Monza, quando però il circuito brianzolo era ancora privo delle ''chicanes'' e delle corrispondenti violente frenate.
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