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Dal 5°canto in poi il protagonista diventa Ulisse, il quale, all'arrivo di Hermes a Ogigia, è sulla spiaggia che piange, sperando di rivedere sua moglie e la sua terra. Hermes annuncia alla ninfa la volontà degli dei: deve lasciar partire l'eroe e aiutarlo a costruirsi una zattera per raggiungere l'isola dei [[Feaci]]. Calipso, dopo avergli offerto l'immortalità se fosse stato al suo fianco e vedendosela rifiutata, seppur a malincuore lo lascia partire.
 
Il viaggio prosegue tranquillo fino al 18esimo giorno e già l'isola dei Feaci è già in vista, quando [[Poseidone]], accortosi di Ulisse, scatena una terribile tempesta. [[Ino]], però, gli porge una veste e gli dice di lasciare andare il relitto della zattera e spogliarsi; egli, seppur diffidente fa come gli dice la dea, e dopo due giorni di nuoto, arriva all'isola, dove si addormenta. Viene risvegliato da voci di fanciulle tra cui [[Nausicaa]], la figlia del re, che gli indica la via del castello. Una volta arrivato viene accolto con grandi onori e chiede ad [[Alcinoo]] una nave per tornare in patria; il re gliela concede ma prima di lasciarlo partire indice in suo onore delle gare sportive dove il nostro eroe vince, poi chiede ad un aedo di raccontare le vicende del cavallo di [[Troia]] e si commuove, il re lo nota e gli chiede il perché. Ulisse allora rivela la sua vera identità e inizia a narrare le sue avventure: partito da Troia vaga per i mari in compagnia dei suoi compagni, finché si fermano presso l'isola dei [[Ciconi]], dove inizialmente fanno razzie, ma con l'arrivo dei rinforzi sono costretti a fuggire.<br />
Stavano navigando verso Itaca, quando però una violenta tempesta li spinge sull'isola dei [[Lotofagi]]; alcuni marinai si cibano dei fiori presenti e perdono completamente la memoria.