Formula 1: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiorno
aggiorno e snellisco
Riga 1 524:
[[File:Schumi di GP Kanada 2011 cropped.jpg|thumb|[[Michael Schumacher]], detentore di numerosi record di F1 stabiliti tra gli anni 1990 e 2000, su tutti quello dei titoli mondiali vinti (7).]]
 
Quanto alle presenze, il primo vero ''recordman'' fu Jack Brabham, che si ritirò nel 1970 dopo avere disputato 126 gran premi. Ma Graham Hill lo superò già nell'anno successivo, portando nel 1975 il suo record a 176 presenze. Nel 1973, solo altri tre piloti, oltre a questi due, avevano superato le cento presenze: Bruce McLaren (101), Joakim Bonnier (104) e John Surtees (112). Stewart, fermatosi a quota 99, era quindi il 6º pilota di tutti i tempi. E ciòCiò in quanto il numero di Gran Premi per stagione era molto ridotto (contando solo quelli validi per il mondiale; poi, come si è detto, ve ne erano molti non validi). Inoltre, i piloti di Formula 1 si cimentavano anche in altre categorie, svolgendo un'attività assai più intensa rispetto ai piloti attuali).
 
Nel 1986, [[Jacques Laffite]] ebbe un grave incidente proprio nel Gran Premio di Gran Bretagna, in cui stava uguagliando il record di [[Graham Hill]]. Toccò quindi a [[Riccardo Patrese]] stabilire il primato, fino a portarlo a quota 256, nel 1993. Il record è poi passato a [[Rubens Barrichello]] che superò Patrese nel 2008, concludendo la carriera in Formula 1 con 322 GP disputati nel 2011, prima di essere battuto da [[Kimi Räikkönen]] nel 2020.
Riga 1 530:
Attualmente sono diciotto i piloti ad avere superato quota 200, tra cui quattro italiani: Patrese, Fisichella, Trulli e De Cesaris, che assommano 945 partenze, con un totale — però — di sole dieci vittorie.
 
Il "regolarista" [[Carlos Reutemann]] aveva stabilito con la Williams FW07, a cavallo tra il 1980 e il 1981, il record di quindici arrivi consecutivi in zona punti (all'epoca compresaristretta dalai primo al sestoprimi postosei). Michael Schumacher ha battuto questo primato dopo vent'anni, con ventiquattro arrivi consecutivi a punti, dal [[Gran Premio d'Ungheria 2001]] allaal [[Gran Premio della Malesia 2003|Malesia 2003]] (nell'ultimo anno, la forbice dell'assegnazione dei punti era stata allargata ai primi otto posti); inoltre, in questa serie il tedesco ha inanellato diciannove podi consecutivi, concludendo tra i primi tre tutte le diciassette prove del campionato 2002, più le due conclusive del 2001. Questo record è stato successivamente migliorato da [[Kimi Räikkönen]], con ventisette gare consecutive, e da [[Lewis Hamilton]] che, dal [[Gran Premio di Gran Bretagna 2018]] al [[Gran Premio di Turchia 2020]], ha collezionato una striscia positiva di quarantasette gare terminate in zona punti (nel frattempo però estesa fino al decimo posto).
 
Il pilota con più punti in carriera è [[Lewis Hamilton]] (si tratta però di un record poco significativo, poiché il radicale cambiamento dei [[Sistema di punteggio della Formula 1|sistemi di punteggio]] rende quasi priva di significato la mera sommatoria dei punti ottenuti dopo il 2003, e soprattutto dopo il 2010, rispetto a quelli ottenuti tra il 1950 e il 2002).<ref>{{cita news|url=http://www.formulapassion.it/2013/10/f1-alonso-si-consola-il-record-asterisco-punti/|titolo=Alonso si consola con il record, con asterisco, di punti|pubblicazione=formulapassion.it|autore=Luca Manacorda|data=14 ottobre 2013}}</ref> Il record di punti è stato detenuto dapprima da Fangio (277,5), poi da Stewart (360), Lauda (420), Prost (798,5) ed infine da [[Michael Schumacher]] (945), prima di passare, con il nuovo sistema di punteggio, nelle mani di [[Fernando Alonso|Alonso]], [[Sebastian Vettel|Vettel]] ed [[Lewis Hamilton|Hamilton]].
Riga 1 542:
Per quanto riguarda i record di longevità: Schumacher ha ottenuto almeno una vittoria per 15 stagioni consecutive, seguito da Hamilton (14), il quale detiene il record di stagioni consecutive con almeno una pole (14). Nel 2020 [[Lewis Hamilton]] ha conquistato il titolo mondiale a 12 anni di distanza dal primo, superando il precedente record di Schumacher (10 anni tra primo e ultimo mondiale). Solo Lauda (11 anni per le vittorie, 9 anni per i titoli mondiali), Prost (12 ed 8 anni) e Piquet (11 e 6 anni) hanno avuto una carriera ai vertici di durata simile. Nel 2018, [[Kimi Räikkönen]] ha stabilito due nuovi record: ha ottenuto una vittoria (nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2018|Gran Premio degli Stati Uniti]]) a 15 anni di distanza dalla prima; ed è stato anche il primo pilota a comparire tra i primi 3 della classifica mondiale a distanza di 15 stagioni (2º nel 2003 e 3º nel 2018). Graham Hill, correndo almeno una gara per diciotto stagioni aveva stabilito il record di campionati disputati, superato nel 2011 da Rubens Barrichello ed eguagliato nel 2012 da Michael Schumacher, entrambi giunti a 19 stagioni.
 
Quanto ai team, Schumacher ha anche regalato alla Ferrari un netto vantaggio in tutte le classifiche. Alla fine del 1993, in realtà, la McLaren aveva sopravanzato la scuderia di Maranello nel totale delle vittorie: 104 contro 103, pur avendo disputato 16 campionati in meno. La Lotus aveva primeggiato dalla fine del 1973 (54 vittorie contro le 49 della Ferrari) fino a quella del 1975 (58 vittorie Ferrari, 57 Lotus). La Lotus pareggiò i conti nel G.P. di Olanda del 1978 (71 vittorie per entrambe), ma poi la squadra italiana si riprese il primato vincendo le ultime due gare della stagione. Nella stagione 2020 la [[Mercedes AMG F1|Mercedes]] ha strappato alla Ferrari il record di mondiali costruttori consecutivi, arrivando a 7.
 
Il Gran Premio con il maggior numero di partecipanti è stato quello del Belgio del 1974, con trentuno concorrenti a contendersi la vittoria sul circuito di Nivelles (una pista ― tra l'altro ― lunga soltanto {{M|3 724|ul=m}}). Quello con meno partecipanti (soltanto sei) fu il controverso G.P. degli Stati Uniti del 2005. Il Gran Premio più breve è stato quello di Australia del 1991, interrotto a causa delle condizioni meteo ({{M|52,920|ul= km}} percorsi nel tempo di 24'34"899 dal vincitore Ayrton Senna); il più lungo fu il [[Gran Premio del Canada 2011]] (in cui [[Jenson Button]] conquistò la vittoria in 4h 04'39"537 dopo varie interruzioni per pioggia<ref>{{Cita web|url=http://www.statsf1.com/en/statistiques/gp/temps/leplus.aspx|accesso=27 novembre 2017}}</ref>). Il Gran Premio più rapido è stato quello d'Italia del 2003, in cui il vincitore Michael Schumacher ha completato i cinquantatré giri in programma alla velocità media di 247,59&nbsp;km/h; egli ha così battuto il record di 242,62&nbsp;km/h stabilito nel 1971 da [[Peter Gethin]] con la [[British Racing Motors|BRM]], sempre a Monza, quando però il circuito brianzolo era ancora privo delle ''chicanes'' e delle corrispondenti violente frenate. Il 26 giugno [[2011]] nel [[Gran Premio d'Europa 2011|Gran Premio d'Europa]] a [[Circuito urbano di Valencia|Valencia]], si è stabilito un nuovo record, ossia quello di maggior numero di vetture giunte al traguardo, ossia ventiquattro vetture.