Cimitero degli Invitti: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il cimitero degli Invitti nasce come prima necropoli militare dei caduti della [[3ª Armata (Regio Esercito)| 3ª Armata]] nella zona di [[Fogliano Redipuglia]] dopo gli eventi della [[prima guerra mondiale]]. Il sacrario viene ideato dal generale Giuseppe Paolini e progettato dal colonnello Vincenzo Paladini dell'Ufficio COSCG (Cura e onoranze delle salme dei caduti in guerra)<ref name= grandeguerra >{{Cita web |url=http://www.grandeguerra.ccm.it/scheda_archivio.php?goto_id=1255 |titolo=Storia dei sacrari di Redipuglia sul sito grandeguerra.ccm.it |accesso=16 settembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303200417/http://www.grandeguerra.ccm.it/scheda_archivio.php?goto_id=1255 |dataarchivio=3 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>, con sede a [[Udine]]. È lo stesso ente, inoltre, ad occuparse della realizzazione dell'opera sull'altura innanzi al colle Sant'Elia, un luogo largamente conteso durante il conflitto. Il cantiere termina nel [[1923]]. La consacrazione ha luogo nella simbolica data del 24 maggio di quell'anno, a ricordo della data d'inizio della guerra da parte dell'[[Italia]], e viene officiata dal [[vescovo]] [[Angelo Bartolomasi]], alla presenza di [[Benito Mussolini]]. Il complesso, all'inaugurazione, raccoglie ben trentamila salme<ref name= oltremagazine >[http://www.oltremagazine.com/index.html?id_articolo=393 Articolo sui sacrari di Redipuglia sul sito oltremagazine.com]</ref>
, delle quali oltre quattrocento di ufficiali, riesumate dai cimiteri di guerra dei dintorni o disseppellite di recente dal campo di battaglia.