Storia di Napoli: differenze tra le versioni

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==== Napoli capitale illuministica ====
{{Vedi anche|Illuminismo in Italia}}
[[File:Napoli1727.jpg|thumb|upright=1.2|Napoli nel XVIII secolo]]
Nel periodo borbonico [[Napoli]], con la capitale francese, fu quella che meglio espletò il "secolo dei lumi"; infatti, non assorbì semplicemente questa corrente, anzi, la generò in buona parte dando vita a nuove forme architettoniche, a nuovi pensieri filosofici e ponendo le basi all'economia e al diritto moderno.<ref>F. Venturi, ''Napoli capitale nel pensiero dei riformatori illuministi'', in ''Storia di Napoli'', Napoli, ESI, 1991.</ref> In realtà Napoli era già stata il centro vitale della [[naturalismo (filosofia)|filosofia naturalistica del Rinascimento]],<ref>Giuseppe Maffei, ''Storia della Letteratura Italiana'', Livorno, Giovanni Mazzajoli Editore, 1852, vol. III p.50.</ref> ed ora tornò a dare nuovo impulso al pensiero di diversi esponenti, quali ad esempio [[Mario Pagano]], uno dei più importanti giuristi e politici italiani dell'epoca rivoluzionaria,<ref>Giovanni Tarello, ''Storia della cultura giuridica e moderna'', Il Mulino, 1976, p.379</ref> che in gran parte si rifacevano all'opera di [[Giambattista Vico]], eliminando però gli aspetti cristiani della sua filosofia.<ref>[[Guido Santato]], ''Letteratura italiana e cultura europea tra Illuminismo e Romanticismo'', Ginevra, Droz, 2003, p. 43.</ref>