Nicomaco di Gerasa: differenze tra le versioni
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L'ellenismo, secondo la cronologia usualmente accettata, era finito da circa un secolo quando nacque Nicomaco. |
tesi dell'espulsione dalla scuola pitagorica, traduzioni di Boezio, la Sacra Triade |
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A Nicomaco si deve il primo riferimento giunto fino a noi<ref>''[[Bartolomeo Veratti#Del vaglio d'Eratostene e dell'illustrazione fattane da Samuele Horsley negli Atti della R.Società di Londra|Del vaglio d'Eratostene e dell'illustrazione fattane da Samuele Horsley negli Atti della R. Società di Londra]]'', Modena, Tipografia Eredi Soliani, 1860.</ref> del [[crivello di Eratostene]], il famoso metodo per l'individuazione dei [[numeri primi]], sottolineandone la duplice utilità: decidere se un numero è primo, e stabilire se due numeri sono primi fra loro (confrontandone i fattori primi).
Secondo la tradizione, sarebbe stato espulso dalla scuola pitagorica perché violò il divieto assoluto di diffondere la conoscenza teosofica all'esterno e di conservare una forma esclusivamente orale di tali culti iniziatici di tipo misterico. [[Boezio]] realizzò le prime due traduzioni dal greco al latino del trattato introduttivo all'aritmetica e alla musica di Nicomaco di Gerasa. L'<nowiki />''Aritmetica'' boeziana esercitò un notevole influsso sullo sviluppo della matematica medievale.<ref>{{cita libro|url=https://www.uniba.it/docenti/porro-pasquale/attivita-didattica/Moreschini_Storiadellafilosofiapatristica_Boezio.pdf|pagina=466|capitolo=6-Platonismo occidentale|titolo=Storia della filosofia patristica|sito=Università di Bari|autore=Claudio Moreschini|città=Brescia|editore=Morcelliana|ano=2004|formato=pdf|via=[https://www.jstor.org/stable/24182865?seq=1 JSTOR 24182865]|urlarchivio = http://web.archive.org/web/20201127173252/https://www.uniba.it/docenti/porro-pasquale/attivita-didattica/Moreschini_Storiadellafilosofiapatristica_Boezio.pdf|dataarchivio = 27 novembre 2020|urlmorto = no}}</ref> Prima di allora, esistevano i commentari di [[Apuleio di Madaura]], in latino, e di [[Thābit ibn Qurra|Tâbit ibn Qoran], precedute da quelle greche di [[Giamblico]], Asclepio di Tralle, [[Filopono]] e Soterico.
Nicomaco reinterpretò la Sacra Triade (dove l’Uno rappresenta il Padre, il Due la Madre cosmica, il Tre il Figlio) come il principio di riconciliazione fra i due supremi contrari dell'Uno e della [[Diade]], fondamenti geometrici della numerologia e della musica, ripresi da [[Platone]].<ref>{{cita web|url=http://www.istitutocintamani.org/libri/Sapienza_Pitagorica_Arithmos-I.pdf|pagine=6,20|formato=pdf|titolo=Il Numero e il Divino|autore= Vincenzo Pisciuneri|titolo=Sapienza pitagorica arithmòs I - Il Numero e il Divino|urlarchivio = http://web.archive.org/web/20200205205103/http://www.istitutocintamani.org/libri/Sapienza_Pitagorica_Arithmos-I.pdf|dataarchivio = 5 febbraio 2020|urlmorto = no}}</ref><br />
Lo stesso Platone era considerato da [[Taziano]] e da san [[Giustino (filosofo)|Giustino]] come un precursore della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] cristiana, da rapportarsi alla versione esoterica dei pitagorici.
== Note ==
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