Apparato centrale elettrico a itinerari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m correzioni varie
Riga 12:
Concettualmente derivato dall'evoluzione degli apparati [[ACELI]], ne modifica alcuni aspetti fondamentali, quali la totale assenza di serrature di sicurezza e vincoli meccanici tra le leve in quanto tutte le condizioni di sicurezza vengono realizzate mediante una serratura "elettrica" di [[relè]] che a loro volta azionano i dispositivi, scambi, segnali, etc. interessati all'itinerario deciso. Essendo tutti i collegamenti elettrici è possibile comandare l'apparato di una stazione anche a distanza tramite telecomando.
 
Un primo importantissimo vantaggio del sistema rispetto a quello precedente ([[apparato centrale elettrico]]) è quello di permettere la liberazione graduale dei vari punti del piazzale della [[stazione ferroviaria|stazione]], man mano che il treno "occupa" i circuiti successivi e "libera" quelli precedenti. La liberazione è cosiddetta elastica, presente in apparati delle stazioni più grandi, quindi con più binari e diramazioni; per le stazioni più piccole invece la liberazione è rigida, ovvero, la liberazione dell'itinerario avviene solo quando il treno ha lasciato tutti i circuiti dello stesso. Inoltre, mediante il comando detto di ''distruzione itinerario'', si può manovrare quella parte di itinerario che il treno ha già liberato annullando i comandi precedenti. L'ACEI ha inoltre anche un'altra caratteristica importante: è a "comando perduto", ovvero l'apparato non mantiene ricordo di manovre od operazioni incompatibili con altri itinerari eventualmente in atto.
 
== Tipologie di ACEI ==
Come qualunque apparato tecnologico ha subito un'evoluzione che ha portato all'introduzione di diversi tipi di ACEI abbastanza differenti tra loro, anche se dal funzionamento simile. Importante è la distinzione tra quelli che hanno la liberazione elastica e quelli che hanno la liberazione rigida dell'itinerario. Questi ultimi sono pensati per linee a semplice binario.
 
La rigidità, poi, di avere un unico schema per tutte le tipologie di impianto, ha spinto, fin dalla fine degli anni '80, a mantenere standard lo schema utilizzato (I 0/19-1-2-3 II Serie SDO per il singolosemplice binario e I 0/16 II Serie SDO per il doppio) elaborando, se necessario, degli schemi a parziale o totale variante per adattarlo alle diverse configurazioni richieste dagli impianti.
 
Fa eccezione lo schema I 0/17, per il quale il processo è stato inverso: nato come schema di variante, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, è stato standardizzato come tale soltanto nel 1994.
 
=== Tipo normale (con liberazione elastica) ===
Riga 104:
* V355: equivalente al V351 con l'eccezione che non è previsto il telecomando dell'Impianto che resta, quindi, presenziato. Applicato in molti Impianti per sostituire i vecchi apparati centrali elettrici
* V369: elaborato per poter inserire nell'apparato una tastiera di tipo leggero per il comando degli itinerari
* V370: elaborato per poter inserire nell'apparato una tastiera di tipo leggero per il comando degli instradamentiistradamenti di manovra
* V378: elaborato durante gli anni 1990 è basato sullo I 0/19 II Serie SDO e si applica a stazioni su linee a dirigenza unica con deviatoi tallonabili a ritorno elastico. È stato erroneamente definito I 0/21 ma non c'è nessun documento ufficiale di schemi con tale nome. Schemi specifici per la Linea Sulmona-Carpinone e Avellino-Rocchetta S.A.L.
* V379: coincide con la somma di V369 e V370
Riga 112:
== Costruttori ==
Dal 1955, anno di introduzione dei primi ACEI, fino agli inizi degli anni 1970, ogni produttore utilizzava il proprio set di tasti e levette, che pur mantenendo la funzionalità, si differenziavano anche notevolmente in dimensioni e forma gli uni dagli altri.
Successivamente, per cause principalmente di reperibilità della componentistica ed economia di scala, si decise di unificare la tipologia di tasti utilizzati, preferendo a tutti il sistema Siliani. Unica eccezione a questa regola è sempre stata SASIB che ha continuato fino all'acquisizione da parte di Alstom a produrre ACEI con il proprio set di tasti, opportunamente rimodernati nel design. Con il fiorire, durante gli anni 1970 e 1980, di vari installatori poi, questi ultimi si limitavano ad ordinare un certo quantitativo di tasti ai costruttori dei pulsanti standard.
 
Nei tardi anni 1970 si abolì infine il classico quadro luminoso (QL) in cristallo decorato, in favore di tessere componibili inizialmente nere e successivamente grigie, poiché era più facile modificare il piazzale della stazione sostituendo soltanto il numero di tessere necessario piuttosto che modificare o addirittura in taluni casi rifare completamente il cristallo decorato, operazione per la quale era necessario un operaio esperto e molto tempo per il lavoro onde evitare di rovinare la verniciatura che, in quanto spruzzata su una superficie liscia, incorreva in rischi di distacco.
 
=== Produttori di componentistica ===