Coriolano (Shakespeare): differenze tra le versioni

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*Sicinio Veluto, tribuno della plebe
*Giunio Bruto, tribuno della plebe
*VolumniaVeturia, madre di Coriolano
*Volumnia (da Plutarco erroneamente chiamata Virgilia), moglie di Coriolano
*Valeria, sua amica
*Il piccolo Marzio, figlio di Coriolano e Virgilia
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Il capo dell'esercito dei Volsci, Tullo Aufidio, si è varie volte scontrato con Caio Marzio e lo considera un nemico giurato. L'esercito romano è guidato da Cominio, mentre Caio Marzio è il suo secondo. Mentre Cominio conduce i suoi soldati contro l'esercito di Aufidio, Caio Marzio guida una sortita contro la città volsca di [[Corioli]]. L'assedio di Corioli è inizialmente infruttuoso, ma Marzio riesce poi ad aprire con la forza le porte della città e a conquistarla per Roma. Anche se esausto per la battaglia, Marzio raggiunge velocemente Cominio e si batte contro le rimanenti forze dei Volsci. Lui e Aufidio si sfidano a un [[duello]] che termina solo quando i soldati di Aufidio lo trascinano via dalla battaglia.
 
In segno di riconoscimento per il suo incredibile valore Cominio concede a Marzio il soprannome onorifico di "''Coriolano''". Quando tornano a Roma VolumniaVeturia, la madre di Coriolano, incoraggia il figlio a candidarsi alla carica di [[Console (storia romana)|console]]. Coriolano esita ma alla fine cede ai desideri della madre. Grazie al sostegno del [[Senato romano|Senato]] vince senza difficoltà e sulle prime sembra avere la meglio anche sugli oppositori della fazione popolare. Tuttavia Bruto e Sicinio tramano per distruggerlo e aizzano un'altra rivolta contro la sua elezione a console. Di fronte a tutto ciò Coriolano si infuria e critica duramente il concetto di [[democrazia|governo del popolo]]. Paragona il permettere ai plebei di esercitare il potere sui patrizi al concedere "ai corvi di prendere a beccate le aquile". Per queste parole i due tribuni lo condannano come traditore e ordinano che sia mandato in [[esilio]].
 
Dopo essere stato esiliato da Roma Coriolano si reca da Aufidio nella capitale dei Volsci e gli propone di guidare il suo esercito alla vittoria contro Roma. Aufidio e i nobili volsci abbracciano Coriolano e gli concedono di condurre un nuovo assalto contro la città. Roma, in preda al panico, cerca disperatamente di convincere Coriolano ad abbandonare i suoi propositi di vendetta, ma né Cominio né Menenio riescono nell'intento. A questo punto viene mandata a incontrare il figlio VolumniaVeturia, insieme alla moglie e al figlio di Coriolano: la donna riesce a dissuadere il figlio dal distruggere Roma. Invece di muovere battaglia conclude un trattato di pace tra i Volsci e i Romani. Quando però Coriolano torna nella capitale dei Volsci, dei congiurati guidati da Aufidio lo uccidono per il suo tradimento.
 
==Composizione e stampa==