Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers: differenze tra le versioni

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<ref>[http://www.alterhistory.altervista.org/Italia/City/estrazionecity.php?inizio=1651&fine=1700&nomecampo=mantova&ante1000/ Cronologia di Mantova] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160305082752/http://www.alterhistory.altervista.org/Italia/City/estrazionecity.php?inizio=1651&fine=1700&nomecampo=mantova&ante1000%2F |data=5 marzo 2016 }}</ref><ref name="Ferdinando Carlo Gonzaga">[http://www.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=32&DOCID=5400/ Ferdinando Carlo Gonzaga]</ref>. Durante gli anni del governo del duca Ferdinando Carlo, il [[ducato di Mantova]] conobbe un periodo di sviluppo e di autonomia nei confronti dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]]. Ciò suscito i sospetti della [[Regno di Spagna|Spagna]] la quale, temendo il rafforzamento del piccolo stato mantovano, decise di sospendere il pagamento del contributo annuo di 50 000 scudi al presidio di Casale, provocando così l'ira del duca di Mantova.<ref name="Ferdinando Carlo Gonzaga"/>
 
Ferdinando Carlo, benché fosse un uomo molto intelligente e attento al mondo della musica (era grande appassionato di musica e nel [[1700]] il compositore [[Tomaso Albinoni]] gli dedicò la sua seconda opera a stampa), dimostrò tuttavia un carattere debole e poco votato all'impegno politico, più incline alle donne e ai cavalli, piuttosto che a reggere due strategici potentati come erano allora i ducati di Mantova e di Monferrato. [[Agostino Maccari]] gli dedicò la propria opera astrologica.<ref>{{Cita libro|editore= Antonio Bosio|cognome= Maccari|nome= Agostino|titolo= Secreti astrologici celesti et terrestri motivati dalle comete e svelati alla curiosità degli animi virtuosi|città= In Venezia|accesso= 11 luglio 2015|data= 1681|url= https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=1433362&search_terms=DTL4}}</ref>

Ottenuta la successione di [[Ducato di Guastalla|Guastalla]] alla morte del suocero [[Ferrante III Gonzaga]] nel [[1678]], nel marzo dello stesso anno intavolò trattative segrete con il re di Francia [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] per ottenere forse denaro e pensioni. Successivamente, il duca si recò a [[Roma]] per una visita di stato per essere ricevuto dal pontefice [[Papa Innocenzo XI|Innocenzo XI]]. Nella medesima occasione, fu invitato dalla [[Cristina di Svezia|regina Cristina]], all'epoca in "esilio dorato" nella città dei Papi. Lasciata [[Roma]], Ferdinando Carlo raggiunse [[Napoli]] dove il duca si dimostrò soddisfatto dalla speciale attenzione riservata dal Viceré alla sua presenza in città.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/ferdinando-carlo-gonzaga-nevers-duca-di-mantova-e-del-monferrato_(Dizionario-Biografico)/ Biografia di Ferdinando Carlo Gonzaga]</ref>
 
Riguardo alle trattative con la Francia del Re Sole, dopo il fallimento di un primo accordo dovuto al tradimento dell'agente gonzaghesco [[Ercole Mattioli]] (inviato dal duca a [[Versailles]] per ratificare gli accordi precedentemente stretti a [[Venezia]]), su consiglio dei suoi ministri [[Ferdinando Cavriani (1625-1695)|Ferdinando Cavriani]], [[Federico II Gonzaga di Luzzara|Federico Gonzaga di Luzzara]] e don [[Giuseppe da Varano]] di [[Camerino]], nel settembre [[1681]] Ferdinando Carlo decise di cedere al re Sole la cittadella di [[Casale Monferrato|Casale]], in cambio di 100 000 scudi e del titolo di generalissimo delle armate francesi in Italia. Nonostante i patti prevedessero la sola cessione della città, il comandante francese [[Nicolas de Catinat de La Fauconnerie|Nicolas de Catinat]] occupò l'intera Casale, espellendo gli uomini del Gonzaga<ref>{{cita libro|Giuseppe|Coniglio|I Gonzaga|p.463|1973|Varese}}</ref>.