Peter Bogdanovich: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Bogdanovich è nato a [[Kingston (New York)|Kingston]], nello [[New York (stato)|stato di New York]], il 30 luglio del [[1939]], figlio di Borislav Bogdanovich, un immigrato [[Serbia|serbo]] di [[Chiesa ortodossa|religione ortodossa]], e di Herma Robinson, un'immigrata [[austria]]ca di origine [[Ebrei|ebraica]]<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.com/?id=4_gZAAAAYAAJ&q=Herma+robinson+Bogdanovich&dq=Herma+robinson+Bogdanovich|titolo=Current Biography Yearbook|editore=books.google.ca|accesso=27 febbraio 2013|anno=1973}}</ref>, entrambi giunti negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel maggio dello [[1939|stesso anno]]<ref>{{Cita web|url=http://www.poughkeepsiejournal.com/article/20131003/ENT03/310030002/Director-comes-full-circle-Kingston-native-Peter-Bogdanovich-honored-fest?nclick_check=1|titolo=Director comes full circle: Kingston native Peter Bogdanovich honored at fest|editore=poughkeepsiejournal.com|accesso=13 febbraio 2014}}</ref>. Fin da giovane Bogdanovich si interessò al [[teatro]], all'arte figurativa ed alla [[critica cinematografica]]. Inizialmente fu fortemente attratto dalla ''[[Nouvelle Vague|nouvelle vague]]'' francese. Nel [[1965]] strinse un prolifico sodalizio artistico con [[Roger Corman]], maestro dell'[[Cinema dell'orrore|horror]] e punto di riferimento per un'intera generazione di autori.<ref>{{cita web|url=http://www.minimaetmoralia.it/wp/non-so-che-farmene-di-tutti-questi-supereroi-intervista-a-peter-bogdanovich/|titolo=“Non so che farmene di tutti questi supereroi”: intervista a Peter Bogdanovich|editore=minimaetmoralia.it|data=26 novembre 2015|accesso=5 dicembre 2015}}</ref>.
 
Dopo aver lavorato per la [[televisione]] statunitense e dopo aver lavorato al fianco di [[Jack Nicholson]] in ''[[Il serpente di fuoco]]'' ([[1967]]), giragirò il suo primo [[film]] ''[[Bersagli]]'' nel [[1968]], che fu essenzialmente un omaggio all'attore [[Boris Karloff]]. IniziaIniziò con questo film il sodalizio artistico col direttore della fotografia [[László Kovács (fotografo)|László Kovács]], che curerà la luce in quasi tutte le sue opere successive.
 
Grandissimo estimatore del [[cinema]] statunitense degli anni d'oro, rese un secondo omaggio a una figura ammiratissima, [[John Ford]], uno dei padri del [[western]], realizzando un [[documentario]] sul vecchio regista, intitolato ''[[Diretto da John Ford]]'' ([[1971]]). Lo stesso anno diresse ''[[L'ultimo spettacolo]]'', che lo fece conoscere al pubblico internazionale. L'anno successivo venne diretto da [[Orson Welles]] in ''[[The Other Side of the Wind]]'' ([[1972]], incompleto).
 
Già dai suoi primi lavori traspare la filosofia di Bogdanovich: tutti i grandi film sono già stati realizzati, ede ai contemporanei non resta altro che proporre una poetica della nostalgia, rifacendo i grandi e insuperati classici degli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]]. I suoi successivi film sono [[remake]] originali e ricercatissimi sul piano formale: ''[[Ma papà ti manda sola?]]'' ([[1972]]), che riprende lo stile di [[Vincente Minnelli]], e ''[[Paper Moon - Luna di carta]]'' ([[1973]]), ispirato al cinema di [[Frank Capra]].
 
Nel [[1974]] tentò senza troppo successo una riduzione da un testo letterario, dirigendo ''[[Daisy Miller (film)|Daisy Miller]]'' ([[1974]]), dal [[Daisy Miller (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Henry James]]; il film venne prodotto da una casa di produzione fondata dal regista assieme a [[Francis Ford Coppola]] e [[William Friedkin]].
''[[Finalmente arrivò l'amore]]'' ([[1975]]) èfu un tipico [[musical]] in stile [[anni 1930|anni trenta]]; ''[[Vecchia America (film 1976)|Vecchia America]]'' ([[1976]]) risalerisalì alle origini del [[cinema]] [[hollywood]]iano.
Il successivo ''[[Saint Jack]]'' ([[1979]]) lanciò [[Ben Gazzara]] in un'esotica avventura a [[Singapore]]. Con ''[[...e tutti risero]]'' ([[1981]]) si cimentò con la [[commedia]] giallo-rosa, film che considera il suo preferito<ref>{{cita web|url=http://www.thecinemashow.it/it/5117/cinema/peter-bogdanovich/|titolo=‘Peter Bogdanovich: " I film sono un barattolo di conserva"’|sito=thecinemashow.it|nome=Alessandro|cognome=De Simone|data=11 agosto 2001|accesso=20 ottobre 2019}}</ref>.
 
In ''[[Dietro la maschera (film 1985)|Dietro la maschera]]'' ([[1985]]), uno dei suoi film più riusciti, il regista affronta con tatto il delicato tema dell'[[Disabilità|handicap]]. Nelle opere successive iniziainiziò a ripetersi e dare segni di esaurimento della vena creativa: ''[[Illegalmente tuo]]'' ([[1988]]), ''[[Texasville]]'' ([[1990]]), ''[[Rumori fuori scena]]'' ([[1992]]), ''[[Quella cosa chiamata amore]]'' ([[1993]]).
 
Bogdanovich ètornò poi tornato a recitare, nella pluripremiata [[serie televisiva]] de ''[[I Soprano]]'', interpretando il ruolo del [[Personaggi secondari de I Soprano#Dr. Elliot Kupferberg|dottor Kupferberg]], l'analista della [[Jennifer Melfi|dott.ssa Melfi]]: ha anche diretto un episodio della 5ª stagione della serie. In omaggio al suo personaggio, ha anche prestato, in originale, la voce ada un analista ne ''[[I Simpson]]''.
 
== Vita privata ==