Eumene I: differenze tra le versioni

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Sebbene nominalmente sotto il controllo [[dinastia seleucide|seleucide]], Pergamo sotto Filetero godette di una consistente autonomia. Ad ogni modo, quando succedette al trono, Eumene, forse incoraggiato da [[Tolomeo II]], in guerra allora con i seleucidi, si ribellò, sconfiggendo nel 261 a.C. [[Antioco I]] nei pressi di [[Sardi (città)|Sardi]], capitale della [[Lidia]]. Egli fu perciò capace di liberare Pergamo, ingrandendone il suo territorio. Nei suoi nuovi possessi, egli stabilì posti di guarnigione a nord ai piedi del [[Monte Ida (Turchia)|Monte Ida]] chiamato Filetereia da nome del suo padre adottivo, a da est, a nord-est di [[Tiatira]], vicino alle sorgenti del [[Lico (fiume)|fiume Lico]], chiamato [[Attaleia]] dal nome di suo nonno, ed estese il suo controllo anche a sud del fiume [[Caicó]] fino al golfo di [[Cuma eolica|Cuma]]. Dimostrando la sua indipendenza, egli iniziò a coniare monete con il ritratto di Filetero, mentre il suo predecessore aveva ancora raffigurato [[Seleuco I Nicatore]].
 
Oltre alla rivolta contro i seleucidi, non ci sono successivamente documenti riguardanti ulteriori ostilità che coinvolgano Pergamo durante il regno di Eumene, anche se continuavano i conflitti tra i seleucidi e i [[Dinastia tolemaica|Tolomei]], e i [[galli]] della [[Galazia]] andassero continuamente saccheggiando tutta la regione. Se Eumene fu capace di tenere Pergamo libera dalle devastazioni dei galli, fu probabilmente a causa del tributo che versava loro.<ref>Che Pergamo probabilmente pagasse un tributo può essere dedotto da Livio [http://mcadams.posc.mu.edu/txt/ah/Livy/Livy38.html 38.16] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090617135735/http://mcadams.posc.mu.edu/txt/ah/Livy/Livy38.html |datedata=17 giugno 2009 }}, che i galli avessero "… imposto un tributo sull'intera Asia a occidente del Tauro, … perciò il terrore del loro nome e la crescita del loro numero finì per far sì che anche i re di Siria non osassero rifiutare il pagamento del tributo" e che [[Attalo I]], successore di Eumene, fu il primo a rifiutare di pagare un tale tributo.</ref>
 
Benché mai assunse nominalmente il titolo di "re", Eumene di fatto esercitava tutti i poteri.<ref>Hansen pp. 23-24.</ref> Imitando altri regnanti ellenistici, venne istituita a Pergamo una festività in onore di Eumene chiamata ''Eumeneia''.