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La '''Società Anglo-Romana per l'Illuminazione di Roma col Gaz ed altri sistemi ''' è stata un'impresa italiana che ha gestito la produzione e distribuzione del [[gas illuminante]] e dell'energia elettrica nella città di [[Roma]].
 
=== Dalla federazione di stati allo stato federale ===
[[File:Postbriefkasten Schweiz 1880 - MfK Bern.JPG|200 px|thumb|Cassetta postale del 1880 (Museo delle comunicazioni, Berna)]]
Le poste svizzere nacquero dopo la [[Guerra del Sonderbund]] (1847) come conseguenza della fondazione dello [[Schweiz#Moderner Bundesstaat|stato federale svizzero]] nel 1848, la cui [[Costituzione federale della Confederazione svizzera|costituzione]] entrò in vigore il 12 settembre 1848. Le precedenti diciassette amministrazioni postali cantonali e quella centrale ai sensi del decreto federale del consiglio confederale del 28 novembre 1848 furono unificate sotto l'autorità del [[Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni|Ministero delle Poste e dei Lavori Pubblici]] sotto la sorveglianza del [[Consiglio federale (Svizzera)|Consiglio Federale]]<ref name=":4">Arthur Wyss: ''Die Post in der Schweiz. Ihre Geschichte durch 2000 Jahre.'' Hallweg Verlag, Berna-Stoccarda 1987, ISBN 3-444-10335-2, S. 211.</ref>. Con le leggi sul monopolio postale<ref>{{Literatur |Autor=Online-Amtsdruckschriften BAR |Titel=Gesetz über die Postregale |Sammelwerk=Bundesblatt |Band=2 |Nummer=30 |Datum=1849 |Seiten=102-108}}</ref> e sull'organizzazione delle poste del 4 giugno 1849 le ''Poste Confederali'' presero forma<ref name=":4" />. La presa in carico da parte della federazione fu stabilita per il 1° gennaio 1849, cui fece seguito il 1° ottobre 1849 l'entrata in vigore della tariffa unificata<ref>{{Literatur |Hrsg=Karl Kronig |Titel=Ab die Post. 150 Jahre schweizerische Post |Verlag=Museum für Kommunikation |Ort=Berna |Datum=1999 |Seiten=8}}</ref><ref>{{cita web |url=http://pttarchiv.mfk.ch/detail.aspx?id=38 |titolo=Generalpostdirektion / Oberpostdirektion, 1849-1920 |opera=Köniz, PTT-Archiv |accesso=2017-05-29}}</ref>. I diciotto precedenti circondari postali conferali furono ridotti a soli undici. Questa ripartizione rimase in vigore fino al 1911 e venne modificata solo per il passaggio del [[Canton Zug]] dal circondario postale di Zurigo a quello di Lucerna. Le direzioni postali circondariali sostituirono quelle cantonali. Un anno dopo la riorganizzazione postale, il personale ammontava a 2.803 persone<ref>Arthur Wyss: ''Die Post in der Schweiz. Ihre Geschichte in 2000 Jahre.'' Hallweg Verlag, Berna-Stoccarda 1987, ISBN 3-444-10335-2, S. 213–214.</ref><ref>Online-Amtsdruckschriften BAR: [https://www.amtsdruckschriften.bar.admin.ch/viewOrigDoc.do?id=10000682 ''Bericht des Schweizerischen Bundesrates an die hohe Bundesversammlung über seine Geschäftsführung im Jahr 1850''.] In: ''Bundesblatt''. Band 2, Nr. 39, 1851, eingesehen am 30. Mai 2017, S. 277–343, hier: S. 283.</ref>.
 
Nel [[1857]] entrarono in servizio i primi vagoni postali.
 
Con la prima revisione della costituzione federale nel 1874 all'art. 36 venne aggiunto un riferimento all'esercizio telegrafico. D'allora in poi non solo la posta, ma anche la telegrafia rientrò nel novero delle competenze federali esclusive<ref name=":1">Arthur Wyss: ''Die Post in der Schweiz. Ihre Geschichte in 2000 Jahre.'' Hallweg Verlag, Berna-Stoccarda 1987, ISBN 3-444-10335-2, S. 215.</ref><ref>{{cita web |url=https://www.bj.admin.ch/dam/data/bj/staat/gesetzgebung/archiv/bundesverfassung/bv-alt-d.pdf |titolo=Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 29. Mai 1874 |data=1999-04-20 |seiten=26 |accesso=2017-05-30 |formato=PDF}}</ref>.
 
Nel 1874 avvenne anche la fondazione dell'[[Unione postale universale]], di cui la Svizzera fu membro fondatore<ref name=":1" /><ref>{{DSS|14057|Post|Autor=Karl Kronig|Datum=2011-01-20|Abruf=2017-06-01}}</ref>.
Nel [[1906]] venne introdotto l'assegno postale, mentre nel [[1913]] furono effettuati i primi voli di posta aerea.
 
=== La nascita di reti telefoniche separate ===
Nel campo della telefonia l'[[Impero tedesco|Impero germanico]] fu fra i pionieri. La ''Direzione telegrafica svizzera'', prendendo l'impero come modello, nel 1877 ordinò i primi apparecchi telefonici della [[Siemens (azienda)|Siemens & Halske]]. Nel dicembre di quell'anno seguirono impianti di prova fra Berna, [[Thun]] ed [[Interlaken]], così come a [[Bellinzona]]. La direzione telegrafica nonostante le richieste non rilasciò concessioni private, permise tuttavia al dipartimento degli interni del [[Canton Vaud]] il collegamento telefonico della clinica psichiatrica di [[Cery]]. Il consiglio federale nel 1878 sottopose l'esercizio telefonico al monopolio telegrafico. Il monopolio di stato sul servizio telefonico non fu tuttavia incontestato. Infatti l'imprenditore telefonico Wilhelm Ehrenberg presentò un reclamo all'[[Assemblea federale (Svizzera)|Assemblea federale]]. Tuttavia, il parlamento federale confermò l'ampliamento del monopolio federale<ref name=":0">{{Cita web |url=http://pttarchiv.mfk.ch/detail.aspx?ID=53 |titolol=Telegraphendirektion / Obertelegraphendirektion / Generaldirektion PTT Technische Abteilung, 1852-1932 |opera=Köniz, PTT-Archiv |accesso=2017-06-01}}</ref>.
 
[[File:Wechsel des Postpersonals für die Weiterfahrt - CH-BAR - 3236877.tif|300 px|thumb|Cambio dei postiglioni alla frontiera fra lo Spluga e Chiavenna, 1914–1918 (Foto: Walter Mittelholzer)]]
Per l'allestimento della rete telefonica inizialmente si pensò alla ''[[AT&T|International Bell Telephone Company]]''. Invece, Wilhelm Ehrenberg a nome della ditta ''Kuhn & Ehrenberg'' fece domanda per impiantare una stazione telefonica centrale a Zurigo, la quale permettesse la trasmissione telefonica del Festival canoro confederale di Zurigo su di una linea telefonica fino a Basilea, e in questo modo facesse parlare di lui. La "Stazione telefonica centrale di Zurigo" entrò ufficialmente in servizio il 2 ottobre 1880. La compagnia privata ''Zürcher Telefongesellschaft'' rimase tuttavia un episodio e nel 1886 la Federazione prese in carico la rete zurighese. Nelle altre città svizzere la Direzione dei telegrafi si assunse direttamente il compito dell'allestimento della rete telefonica e a tal fine il ''Dipartimento delle Poste e Ferrovie'' nel 1880 rilasciò la concessione. Decisivo per la costruzione era il numero degli abbonati. Mentre a Basilea la stessa direzione telefonica andava alla ricerca dei nuovi abbonati, nelle altre città le associazioni bancarie, industriali e professionali aiutarono nel proprio interesse la ricerca degli abbonati. Così si svilupparono reti telefoniche separate, prima nelle città e poi nei grossi comuni; successivamente queste reti sarebbero state gradualmente collegate fra di loro<ref name=":0" />.
 
=== La Prima Guerra Mondiale ===
Con lo scoppio della [[Prima Guerra Mondiale]] nel 1914 le relazioni postali della Svizzera con l'estero vennero molto ridotte. In particolare il recapito nei territori d'oltremare non poté essere garantito, in quanto le spedizioni molte volte erano vittime della [[Battaglia dell'Atlantico (1914-1918)|guerra sottomarina]]. Con l'entrata in guerra dell'[[Italia]] nel 1915 la situazione si aggravò ulteriormente.
 
La neutrale Svizzera durante la Prima Guerra Mondiale si assunse il compito della distribuzione della posta dei prigionieri di guerra. Il conseguente aumento dei costi sostenuto dalla Svizzera fino alla fine della guerra nel 1918 venne parzialmente rimborsato almeno da alcuni stati<ref>{{Literatur |Autor=Arthur Wyss |Titel=Die Post in der Schweiz |Verlag=Hallwag Verlag |Ort=Berna-Stoccarda |Data=1987 |ISBN=3-444-10335-2 |Seiten=185}}</ref>.
 
=== Il periodo fra le guerre mondiali e la nascita della PTT ===
[[File:Schweizer Postbriefkasten 1920 - MfK Bern.JPG|200 px|thumb|Cassetta postale del 1920 (Museo delle comunicazioni, Berna)]]
Il periodo fra le due guerre costrinse e poste svizzere a sfidare se stesse. La [[Crisi del 1929|crisi economica agli inizi degli anni trenta]] portò ad un calo delle spedizioni postali, in base al quale la direzione generale mise in pratica delle misure di razionalizzazione, che comportò fra l'altro una riduzione del personale. A partire dal 1920 furono avviate le prime trattative per unificare l'organizzazione del servizio postale con quelle dei servizi telegrafici e telefonici. Nel 1928 Reinhold Furrer venne nominato primo direttore generale della neonata ''Schweizerischen Post-, Telefon- und Telegrafenbetriebe (PTT)''<ref>{{Literatur |Autor=Arthur Wyss |Titel=Die Post in der Schweiz |Verlag=Hallwag Verlag |Ort=Berna-Stoccarda |Datum=1987 |ISBN=3-444-10335-2 |Seiten=185-186}}</ref>.
 
Nel [[1928]] ebbe luogo la prima comunicazione telefonica verso l'[[America]].
 
Nel 1939 la direzione generale delle PTT stabilì che il "giallo posta" dovesse essere utilizzato per tutti gli usi. Il colore era stato introdotto già 1849, tuttavia le cassette postali erano a lungo rimaste verde scuro e le insegne degli uffici postali erano dipinte di bianco e rosso (i colori federali)<ref name=":5">{{cita web |autore=Die Schweizerische Post |url=https://www.post.ch/de/ueber-uns/portraet/geschichte |titolo=Geschichte der Post |accesso=2020-04-28 |linguae=de}}</ref>.
 
=== La Seconda Guerra Mondiale ===
Le PTT durante la Seconda Guerra Mondiale ebbero un ruolo centrale nelle relazioni postali internazionali. Il fatto che la Svizzera fosse rimasta neutrale, mentre le nazioni confinanti si trovavano in guerra, la predestinava per la sua posizione geografica a gestire lo smistamento della posta dei prigionieri di guerra. I responsabili erano usciti da una guerra di posizione in Occidente e non avevano previsto molti prigionieri. Essi perciò ritenevano che la distribuzione della posta dei prigionieri di guerra – contrariamente alla Prima Guerra Mondiale – avrebbe comportato solo una piccola spesa<ref>Köniz In: PTT-Archiv: ''P-00 C_0040_01 Kriegsmassnahmen, Kriegsfahrplan, 1939''.</ref>.
 
Si dichiararono perciò addirittura disposti a favorire la posta dei prigionieri di guerra. Questo significò che le PTT si rivolsero alle nazioni che stavano conducendo la guerra e si proposero come intermediarie. In questo modo le PTT poterono ritagliare un ruolo internazionale per la Svizzera, che era politicamente isolata. Grazie al ruolo di intermediazione poterono essere rafforzate la sicurezza nazionale e la neutralità. Non c'era invece una motivazione finanziaria, in quanto in base alla Convenzione postale universale del 1940 la posta dei prigionieri di guerra era completamente esente da tariffa. Come paese di transito per la posta dei prigionieri di guerra la Svizzera ottenne soltanto un piccolo compenso<ref>Online-Amtsdruckschriften BAR: [https://www.amtsdruckschriften.bar.admin.ch/viewOrigDoc.do?id=10034263 ''Botschaft des Bundesrates an die Bundesversammlung über die am 11. Weltpostkongress in Buenos-Aires abgeschlossenen Abkommen. (Vom 7. Mai 1940.).''] In: ''Bundesblatt.'' Band 1, Nr. 19, 1940, abgerufen am 29. Mai 2017, S. 457–603, hier: S. 460, 484, 534.</ref>.
 
L'intermediazione della posta dei prigionieri di guerra comportava difficoltà etiche. Il trasporto ferroviario era parzialmente interrotto e, a causa della crescente durata della guerra, mancavano le potenzialità di trasporto necessarie, in particolare il materiale rotabile. Verso la fine della guerra le [[Ferrovie federali svizzere]] si rifiutarono di mettere a disposizione il materiale rotabile per il trasporto della posta in Germania. Da parte tedesca i vagoni non venivano mandati indietro, così più di mille vagoni svizzeri andarono perduti in Germania<ref>Köniz In: PTT-Archiv: ''Vers-057 A 0009_2, Kriegsgefangenenpost Zweiter Weltkrieg.''</ref>
 
=== Il Dopoguerra ===
[[File:Postleitzahlenkarte schweiz.png|300 px|thumb|I numeri di avviamento postale in Svizzera a partire dal 1964]]
Nel frattempo la PTT fu competente anche per le trasmissioni radiofoniche e televisive statali svizzere ed inoltre, dalla fondazione della [[SRG SSR|SRG]] nel 1931 fino alla fine degli anni ottanta, per la manutenzione degli studi della SRG<ref name=":8">{{DSS|27154|Post-, Telefon- und Telegrafenbetriebe (PTT)|Autor=Karl Kronig|Datum=2011-10-13|Abruf=2020-04-29}}</ref>.
Al [[1951]] risale la prima concessione della [[televisione]].
 
La PTT sostituì l'ultima centralina telefonica manuale della Svizzera il 3 dicembre 1959<ref>{{Cita web |autore=Schweizerisches Nationalmuseum {{!}} blog.nationalmuseum.ch |url=https://blog.nationalmuseum.ch/2019/12/bitte-verbinden-die-automatisierung-der-telefonzentralen/ |titolo=Bitte verbinden! Die Automatisierung der Telefonzentralen |opera=Blog zur Schweizer Geschichte - Schweizerisches Nationalmuseum |data=2019-12-03 |accesso=2020-04-29 |lingua=de-DE}}</ref>.
 
Nel [[1961]] ebbe luogo l'ultimo giro della posta a cavallo, ad [[Avers]] ([[Grigioni]])
 
Il 1° ottobre 1964 entrarono in funzione gli attuali [[numero postale di avviamento|numeri postali di avviamento]] svizzeri di quattro cifre, per semplificare la distribuzione. Da allora non è più necessario che il personale abbia una conoscenza molto buona della geografia svizzera. I numeri di avviamento postale si rivelarono in seguito anche basilari per la meccanizzazione dello smistamento postale di lettere e pacchi<ref name=":5" /><ref>{{Cita web |url=https://www.srf.ch/play/tv/srf-wissen/video/einfuehrung-von-postleitzahlen-durch-die-ptt?id=954d7317-eb04-4062-b9e3-1c4357e072b1 |titolo=Einführung von Postleitzahlen durch die PTT - Play SRF |werk=Play SRF |hrsg=SRG SSR |data=1964-06-10 |accesso=2020-04-28 |lingua=de}}</ref>.
 
Nel 1978 venne introdotto il Postamat, prima ancora del [[Bancomat]]<ref name=":5" /> nonché il primo [[Natel]] (telefono cellulare).
 
Nel [[1989]] venne introdotto l'interesse sui conti correnti postali.
 
La riforma della PTT del 1990 introdusse la trasparenza dei costi, terminò il sovvenzionamento e soprattutto a partire dal 1993 separò la PTT in ''Post PTT'' e ''Telecom PTT''.
 
La PTT alla vigilia dello scioglimento nel 1998 era il maggio datore di lavoro della Svizzera<ref name=":8" />.
 
Nell'ambito del processo europeo di liberalizzazione delle [[telecomunicazioni]] il 1° gennaio 1998 le PTT furono sciolte a le relative attività vennero assunte dalla [[La Posta Svizzera|Posta Svizzera]] e dalla [[Swisscom]].
 
==Storia==