Fabrizio De André: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Bibliografia: Rimuovo Bazzurro (il libro, pubblicato da casa editrice secondaria, parla di 26 artisti, e De André é solo uno di questi) e Michele Serra (i bambini sono di Sinistra... ma non si parla di De André ) |
→Fra esistenzialismo e contestazione: dal 1968 al 1973: Sposto la notizia su Morgan (altrimenti sembra che "In questo caso l'idea del disco è di Sergio Bardotti" si riferisca appunto alla reincisione di Morgan) |
||
Riga 141:
Il disco successivo, del [[1971]], è ''[[Non al denaro, non all'amore né al cielo]]'', libero adattamento (eseguito insieme a [[Giuseppe Bentivoglio]]) di alcune poesie della ''[[Antologia di Spoon River]]'', opera poetica di [[Edgar Lee Masters]]; le musiche sono composte insieme a [[Nicola Piovani]]. De André in quel periodo incontra [[Fernanda Pivano]], traduttrice e scrittrice che ha fatto conoscere in Italia la letteratura americana e che ha tradotto l'Antologia sepolcrale da cui trae ispirazione l'album. Per rimuovere l'ostacolo della ritrosia del cantautore a concedere interviste, la Pivano pensa di nascondere a De André un registratore per poi trascrivere interamente la lunga conversazione avuta su Spoon River e sulle canzoni dell'album. De André accetta con simpatia il "raggiro"<ref>{{cita libro | cognome=Pivano | nome=Fernanda | titolo=I miei amici cantautori | editore=Mondadori | città=Milano | anno=2005 }}</ref>.
Il coautore dei testi, Bentivoglio, presenta con dei testi scritti da lui, giudicati interessanti<ref>Intervista effettuata da [[Riccardo Bertoncelli]] contenuta in ''Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André'', 2003, editore [[Giunti]], pag. 93, ISBN 978-88-09-02853-1</ref> e che, dopo una prima collaborazione in ''[[Tutti morimmo a stento]]'' (in cui scrisse con De André il testo di ''La ballata degli impiccati'', canzone liberamente ispirata [[La ballata degli impiccati|all'omonima poesia]] di Villon), lo portano all'affiancamento a De André per i testi in questo LP e nel successivo.
Riga 147:
Nel [[1972]] la [[Produttori Associati]], senza consultare minimamente l'artista, lo iscrive al [[Festivalbar 1972|Festivalbar]] con il brano ''Un chimico'' (pubblicato su 45 giri): De André apprende la notizia dai giornali e convoca una conferenza stampa in cui dichiara che «La casa discografica mi ha trattato come un ortaggio»<ref>Questa è la frase che viene riportata dai quotidiani di mercoledì 26 aprile</ref>. Dopo l'intervento del patron della manifestazione, [[Vittorio Salvetti]], si raggiunge un compromesso: la canzone viene inserita nei juke-box, come vuole il regolamento, ma il cantautore non si esibirà durante la finale di [[Verona]] nemmeno in caso di vittoria (l'edizione vede vincitrice [[Mia Martini]] con ''[[Piccolo uomo]]'')<ref>La vicenda venne trattata dai quotidiani di aprile; a titolo di esempio citiamo gli articoli «De André è irremovibile» di [[Vincenzo Buonassisi]], dal [[Corriere della Sera]] di mercoledì 26 aprile 1972, pag. 13 e «No a Fabrizio De André: la canzone resta in gara» di [[Vincenzo Buonassisi]], dal [[Corriere della Sera]] di giovedì 27 aprile 1972, pag. 15</ref>.
Nel [[2005]] il cantante [[Morgan (cantante)|Morgan]] ha pubblicato ''[[Non al denaro non all'amore nè al cielo (Morgan)|Non al denaro non all'amore né al cielo]]'', un riadattamento dell'album con nuovi arrangiamenti e alcuni intervalli musicali.
Nell'autunno dello stesso anno pubblica un singolo con due canzoni tradotte di [[Leonard Cohen]] ''Suzanne/Giovanna d'Arco'' (brani che verranno poi inseriti con un arrangiamento diverso nell'album ''Canzoni'' del [[1974]]).▼
▲Nell'autunno dello stesso anno De André pubblica un singolo con due canzoni tradotte di [[Leonard Cohen]], ''Suzanne/Giovanna d'Arco'' (brani che verranno poi inseriti con un arrangiamento diverso nell'album ''Canzoni'' del [[1974]]).
L'album successivo è, nel [[1973]], ''[[Storia di un impiegato]]'', un concept album in cui [[Giuseppe Bentivoglio]], autore dei testi insieme a De André, racconta la vicenda di un impiegato durante il maggio del [[Sessantotto|'68]]; il disco, a sfondo fortemente politico e che viene attaccato dalla stampa musicale militante e vicina al [[Movimento Studentesco|movimento studentesco]] viene recensito, ad esempio, da [[Luigi Manconi|Simone Dessì]] (pseudonimo di [[Luigi Manconi]]), allora membro di [[Lotta Continua]]:
|