Innico I d'Avalos: differenze tra le versioni

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Al servizio dei Visconti, Innico partecipò tra il 1436 e il 1438, ai conflitti che videro opposto il Ducato di Milano alla Repubblica di Venezia nel contesto delle cosiddette [[Guerre di Lombardia]].
 
Innico d'Avalos è ritenuto essere uno dei possibili autori del poema epico-cavalleresco ''Curial e Güelfa'', redatto in catalano con diversi italianismi.
 
Innico fece definitivamente ritorno a Napoli intorno al 1440. Già nel 1439 tuttavia era stato richiamato da re Alfonso, il quale aveva combinato per lui, al fine di ricompensarlo dei suoi servigi, il matrimonio con l'ereditiera Enrichetta Ruffo di Calabria. Tale progetto non era tuttavia andato a buon fine a causa dell'interposizione di [[Antonio Centelles]], il quale sebbene fosse stato originariamente incaricato dal re di fungere da intermediario nella trattativa matrimoniale, finì per sposare egli stesso Enrichetta. Il Centelles in seguito tentò anche di assassinare Innico.
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Troviamo in seguito Innico schierato al fianco di re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]] nel conflitto che lo vide contrapposto al pretendente al trono napoletano [[Giovanni II di Lorena|Giovanni d'Angiò-Valois]] ([[Congiura dei baroni]]). Innico prese parte alla [[Battaglia di Troia]] del 1462, venendo insignito dell'[[Ordine dell'Ermellino (Napoli)|Ordine dell'Ermellino]].
 
Sempre durante il regno di Ferrante, Innico prese parte alla [[Battaglia di Otranto]] del 1480 e alle operazioni militari in Puglia e Abruzzo contro lo Stato pontificio e la Repubblica di Venzia condotte nell'ambito della cosiddetta [[Guerra di Ferrara (1482-1484)|Guerra di Ferrara]].
 
== Famiglia e titoli ==