Una questione privata (Fenoglio): differenze tra le versioni

I fogli di ''Una questione privata'' furono rinvenuti da [[Lorenzo Mondo]] fra le carte di Fenoglio e il testo venne pubblicato dall'editore [[Garzanti Editore|Garzanti]] nel [[1963]] assieme ad altri sei racconti di Fenoglio (''Un giorno di fuoco'', ''La sposa bambina'', ''Ma il mio amore è Paco'', ''Superino'', ''Pioggia e la sposa'' e ''La novella dell'apprendista esattore'') nel volume intitolato ''Un giorno di fuoco''. Successivamente, ''Una questione privata'' fu pubblicato autonomamente dagli altri racconti. Di ''Una questione privata'' Fenoglio scrisse tre versioni dattiloscritte. Le prime due stesure furono pubblicate dalla [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] nel [[1978]], nel terzo tomo del primo volume dell'edizione critica delle "Opere di Beppe Fenoglio", diretta da [[Maria Corti]] assieme a ''Primavera di bellezza'' e ''Frammenti di romanzo''; è andato invece perduto il dattiloscritto della terza stesura, utilizzato per la prima edizione Garzanti del 1963. In mancanza della terza stesura, non è noto se il titolo ''Una questione privata'' sia da attribuire a Fenoglio o fosse redazionale; sebbene rimanga incerto se il romanzo sia o meno incompiuto, la sua unità stilistica lo rende un'opera conchiusa<ref name = Pedulla>Gabriele Pedullà, "Nota al testo", in Beppe Fenoglio, ''Una questione privata'', Prefazione e cura di Aldo Cazzullo, RCS, Milano, 2015, pp. 173-184</ref>.

 

Nella ''Prefazione'' all'edizione di ''Il sentiero dei nidi di ragno'' del giugno [[1964]], [[Italo Calvino]] indica ''Una questione privata'' come ''il'' libro sulla [[Resistenza italiana|Resistenza]], il romanzo che tutti gli scrittori che avevano vissuto l'esperienza della Resistenza avevano sognato di scrivere, senza riuscirci. Dopo averlo paragonato all<nowiki>'</nowiki>''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto|Ariosto]] nella breve descrizione che segue,