Utente:Amarvudol/GenocidioStoria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 7:
 
Nell'ambito della distinzione fra il concetto di guerra (bilaterale - si riconoscono due entità combattenti) e quello di genocidio (unilaterale - si distinguono per loro natura un aggressore e una vittima), le guerre coloniali sono fortemente sbilanciate a favore degli aggressori, soprattutto per il numero di vittime (il 90% sono indigeni), a causa della notevole disparità tecnologica. Esempi sono le guerre di conquista a Giava (dal 1825 al 1830 gli olandesi fanno 200.000 vittime), in Mozambico (i portoghesi uccidono 100.000 persone) o in Africa Orientale (i tedeschi fanno 145.000 morti).
 
==Massacri hamidiani==
Il genocidio armeno propriamente detto fu preceduto, quando in Turchia era ancora al potere l'Impero ottomano, da una lunga serie di persecuzioni nei confornti degli armeni. In seguito alla [[Guerra russo-turca (1877-1878)|guerra russo-turca del 1877-1878]], sotto il governo del [[sultano]] [[Abdul Hamid II]], gli abitanti armeni di alcune zone, in particolare in [[Anatolia]] si erano sollevati contro l'Impero ormai in declino. La repressione per soffocare la dissidenza fu brutale. Simili eccidi erano già avvenuti nel corso della storia contro il popolo armeno sotto l'Impero ottomano, ma in questa occasione la notizia dei massacri si diffuse velocemente in tutto il mondo, causando espressioni di condanna da parte di molti governi.
[[File:1895erzurum-victims.jpg|thumb|Vittime dei massacri di armeni a Erzerum il 30 ottobre 1895]]
Gli eccidi continuarono fino 1897 anno in cui il Sultano dichiarò chiusa e risolta la [[questione armena]]. Tutti i rivoluzionari armeni vennero uccisi o dovettero fuggire in Russia. Il governo chiuse tutte le associazioni e le società armene, attuò un giro di vite sui movimenti politici e inizio anche la [[confisca di beni armeni in Turchia|confisca dei beni degli armeni]], che sarebbe proseguita nel secolo successivo. La stima delle vittime durante la repressione varia da 80 a 250 mila morti a seconda delle fonti.
 
La notizia dei massacri fu ampiamente riportata in Europa e negli Stati Uniti, provocando forti reazioni da parte dei governi stranieri e delle organizzazioni umanitarie. Il Sultano fu quindi costretto ad accettare l'intervento di una commissione mista composta da membri turchi e europei, con rappresentanti della [[Terza Repubblica francese|Francia]], dell'[[Impero russo]] e di quello [[Impero britannico|britannico]]), il cui lavoro fu però ostacolato da tattiche diplomatiche, rivelandosi inutile ad accertare la verità sulle stragi.<ref name="sciarretta">{{cita web|url=http://www.padus-araxes.com/rassegna/RAI-def/RAI-ISSN/RAI-2012.pdf|titolo=Attilio Monaco (1858-1932). Un console italiano a Erzerum durante i massacri hamidiani|autore=Massimo Sciarretta|formato=pdf|pagine=11-21|pubblicazione=Rassegna Armenisti Italiani|anno=2012|numero=XIII|editore=Padus-Araxes|urlmorto=sì}}</ref>