Massacri armeno-tatari del 1905-1907: differenze tra le versioni
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I massacri iniziarono durante la [[rivoluzione russa del 1905]] e costarono centinaia di vite. Gli scontri più violenti si verificarono nel 1905, a febbraio a [[Baku]], a maggio a Nakhchivan, ad agosto a [[Şuşa|Shusha]] e a novembre a [[Gäncä|Elizavetopol]] ([[Gäncä]]), danneggiando pesantemente le città e i [[Baku|giacimenti petroliferi di Baku]]. Anche a [[Tbilisi]] scoppiarono le violenze anche se di minore entità.
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Il 25 maggio, agendo su un piano concordato in precedenza, bande di tatari armati attaccarono l'area del mercato nella capitale del distretto, la città di [[Naxçıvan (città)|Nakhichevan]], saccheggiando e incendiando le imprese armene e uccidendo tutti gli armeni che potevano trovare. Circa 50 armeni furono assassinati e alcuni negozianti furono bruciati vivi nei loro negozi. Lo stesso giorno, gli abitanti dei villaggi tartari della campagna iniziarono ad attaccare i loro vicini armeni. Villari cita rapporti ufficiali che menzionano che "su un totale di 52 villaggi con popolazioni armene o miste armeno-tatare, 47 furono attaccati, e di questi 47, 19 furono completamente distrutti e abbandonati dai loro abitanti. Il numero totale di morti, compresi quelli nella città di Nakchivan, fu di 239. Successivamente, in un attacco vendicativo, gli armeni attaccarono un villaggio tataro, uccidendo 36 persone".<ref>Villari, Luigi. Fire and Sword in the Caucasus. London: T. F. Unwin, 1906 {{ISBN|0-7007-1624-6}} p. 270-274.</ref>
Per quanto riguarda la situazione a Shusha, secondo Thomas de Waal, "il numero di morti e feriti ammontava a circa 300, di cui circa due terzi erano tartari, perché gli armeni erano tiratori migliori e godevano anche del vantaggio della posizione".<ref>{{Cita libro|autore=de Waal|nome=Thomas|wkautore=Thomas de Waal|titolo=
== A Gäncä (Elizavetpol) ==
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== Responsabilità ==
Secondo il professor Firuz Kazemzadeh, "è impossibile attribuire la colpa ai massacri a un lato o a un altro. Sembra che in alcuni casi ([[Baku]], [[Gäncä|Elizavetpol]]) i tartari abbiano sparato i primi colpi, in altri casi ([[Şuşa|Shusha]], [[Tbilisi|Tiflis]]) siano stati gli armeni."<ref name="Kazemzadeh">
== Voci correlate ==
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
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* Luigi Villari (1906), ''Fire and Sword in the Caucasus'' [http://armenianhouse.org/villari/caucasus/fire-and-sword.html], Londra, TF Unwin,{{ISBN|0-7007-1624-6}}
* Thomas De Waal (2004), ''Black Garden: Armenia and Azerbaijan Through Peace and War'', NYU Press,{{ISBN|978-0-8147-1945-9}}
[[Categoria:Stragi commesse in Azerbaigian]]
[[Categoria:Nagorno Karabakh]]
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