Valdo Magnani: differenze tra le versioni

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La famiglia Magnani (il capofamiglia Giovanni era artigiano meccanico ed elettrotecnico) era aperta alle idee socialiste di impronta [[Camillo Prampolini|prampoliniana]] che non contrastavano con l'educazione tradizionale cattolica. Valdo era l'ultimo di tre figli maschi: Marte, il primogenito, si laureò in chimica e esercitò la libera professione; Elvo entrò in seminario e fu per tutta la vita parroco in una isolata frazione dell'Appennino reggiano; Valdo si iscrisse a ragioneria e durante l'adolescenza entrò nella Giunta diocesana dell'[[Azione Cattolica]] come presidente del Circolo culturale del Duomo.
 
Nel [[1930]] si iscrisse alla Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna, dove si laureò nel [[1935]]. L'anno precedente aveva superato da privatista l'esame di maturità classica; nel 1936 poté quindi chiedere ed ottenere l'iscrizione al terzo anno di Filosofia, sempre a Bologna, dove ebbe docenti illustri come [[Giuseppe Saitta]], [[Rodolfo Mondolfo]], [[Carlo Calcaterra]] e si laureò a pieni voti nel 1941.
Durante gli studi universitari, si distaccò dalla religione e nel 1936 si iscrisse al [[Partito Comunista Italiano]], insieme ad amici come i concittadini [[Aldo Cucchi]] e [[Riccardo Cocconi]]. Giunse alla laurea con lode nel [[1941]], quando prestava servizio militare sul fronte jugoslavo.
In Jugoslavia conobbe nel [[1943]] Krunica<ref>o Kruniza: v. Franca Magnani, ''Una famiglia italiana'', Milano, Feltrinelli, 1991, pag.207</ref> Sertić, che però, dopo le nozze celebrate nel [[1947]] a [[Sarajevo]], non volle seguirlo in Italia. Nel [[1953]] sposò la giornalista [[Franca Magnani|Franca Schiavetti]], da cui ebbe due figli, Marco e Sabina.