Simmetria di gauge: differenze tra le versioni

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La maggior parte delle teorie della fisica sono descritte da lagrangiane invarianti sotto certe trasformazioni del [[sistema di coordinate]], che sono eseguite identicamente in ogni [[Punto materiale|punto]] dello spaziotempo (si dice che presentano simmetrie globali). Esistono particolari simmetrie globali che si mantengono se agiscono localmente solo in un punto qualsiasi del sistema, a condizione che le azioni da un punto all'altro siano indipendenti (secondo le [[Teoria quantistica di Yang-Mills|teorie di Yang - Mills]]). Il concetto alla base delle teorie di gauge è appunto che le lagrangiane possiedano anche simmetrie locali, cioè che sia possibile effettuare certe trasformazioni solo in una particolare e limitata regione dello spaziotempo senza interessare il resto dell'[[universo]]. Questo requisito può essere visto, in senso filosofico, come una versione generalizzata del principio di equivalenza della [[relatività generale]].
L'importanza per la [[fisica]] delle teorie di gauge nasce dall'enorme successo di questo formalismo matematico nel descrivere, in un solo quadro teorico unificato, le [[teoria quantistica dei campi|teorie di campo quantistico]] dell'[[elettromagnetismo]], dell'[[interazione nucleare debole]] e dell'[[interazione nucleare forte]]. Questo quadro teorico, noto come [[Modello standard]], descrive accuratamente i risultati sperimentali di [[tre]] delle [[quattro]] [[forze fondamentali]] della natura, ed è una teoria di gauge con [[gruppo di gauge]] [[Modello_standard#Il_principio_di_simmetria_nel_Modello_standard|SU(3) × SU(2) × U(1)]].
 
Altre teorie moderne, come la [[teoria delle stringhe]] e certe formulazioni della teoria della [[relatività generale]], sono, in un modo o nell'altro, teorie di gauge.