Società Adriatica di Elettricità: differenze tra le versioni

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Nel [[1960]], sono terminate le dighe di [[Vodo di Cadore]], sul Boite, e del Vajont sul torrente omonimo. Viene messa in funzione la centrale di Pontesei, alimentata dal serbatoio di Vodo, andando così ad incrementare la produzione della centrale di Gardona. Sempre nello stesso anno, viene terminata la diga di [[Cesiomaggiore|Busche]], e messa in funzione la centrale di [[Quero (Quero Vas)|Quero]]. Nel [[1961]], entra in funzione in relazione al canale Castelletto-Nervesa la centrale di San Floriano Nuova, nei pressi di [[Vittorio Veneto]], dotata di un gruppo a "bulbo" composto da una [[turbina Kaplan]] e alternatore ad asse orizzontale completamente sommersi, della potenza efficiente di 9.000 kW. Si completa la costruzione della [[Disastro del Vajont#La galleria di "sorpasso frana"|galleria di by-pass]] sul Vajont.
 
Nel [[1962]] si termina la costruzione [[Lago del Mis|diga del Mis,]], e il canale Castelletto-Nervesa. Entra in servizio la centrale del Colomber, presso la diga del Vajont. A livello operativo, la SADE era articolata in ''[[Disastro del Vajont#La gestione e il controllo degli impianti idroelettrici del Piave|servizi]]'',<ref>{{Cita libro|autore=Luigi Rivis|titolo=La storia idraulica del "Grande Vajont" rievocata da un addetto ai lavori che allora c'era, Belluno,|anno=2012|editore=Momenti Aics editore,|città=Belluno}}</ref> ciascuno con le proprie competenze e una propria ''direzione'', immediati riporti di due distinti ''direttori generali''.
 
Al termine del 1962, le linee di trasporto dell'energia erano così suddivise:
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Il trasporto, veniva disciplinato da un ''Ufficio Movimento Energia'', con un ripartitore di carico avente sede presso la stazione di trasformazione di Scorzè, il quale controllava le manovre ed i programmi di produzione e carico della rete. Per le scelte tecniche, sia di gestione del sistema idraulico, sia di produzione di energia elettrica e di distribuzione, questa società elettrica rimase sempre all'avanguardia, non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo. La SADE diversificò i propri investimenti ed in particolare assunse il controllo di alcune società gestrici di acquedotti, come la [[Società Acque Potabili]] di Torino<ref>{{cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=51604|titolo=Società azionaria per la condotta di Acque Potabili sul sito SIUSA|accesso=31 maggio 2020}}</ref> e la Società dell'[[Acqua Pia Antica Marcia]] di Roma<ref name="Battilossi">{{cita libro|autore1=Stefano Battilossi|titolo=Acea di Roma 1909-2000: da azienda municipale a gruppo multiservizi|volume=1|editore=FrancoAngeli|anno=2001|cid=Battilossi}}</ref>.
 
Con la legge del 6 dicembre 1962 n. 1643, tutte le imprese elettriche vennero nazionalizzate, diventando proprietà dell'[[ENEL]] (Ente Nazionale Energia Elettrica). La nazionalizzazione innescò un processo di differenziazione finanziaria e operativa delle varie società elettriche interessate. La SADE venne successivamente travolta dalle vicende giudiziarie conseguenti alla tragedia del Vajont e giunse alla fusione con la [[Montecatini (azienda)|Montecatini]].<ref>{{cita libro|autore=Maurizio Reberschak|titolo=Il grande Vajont|data=2003|editore=Cierre|città=Sommacampagna|pp=34-37}}</ref>[[File:Giuseppe Volpi 1925.jpg|thumb|Il conte Giuseppe Volpi.|sinistra]]
[[File:Achille Gaggia datisenato.gif|miniatura|Achille Gaggia]]
 
== Elenco dei presidenti ==
[[File:Giuseppe Volpi 1925.jpg|thumb|right|Il conte Giuseppe Volpi]]
[[File:Achille Gaggia datisenato.gif|miniaturathumb|right||Achille Gaggia]]
* Ruggero Revedin (1905-1910)
* Amedeo Corinaldi (1910-1912)
* [[Giuseppe Volpi]] (1912-1943)
* [[Achille Gaggia]] (1943-1953)
* [[Vittorio Cini]] (1953-1963)
 
 
 
 
 
 
== Note ==