Il più bel gioco della mia vita: differenze tra le versioni

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[[Brookline]], [[Massachusetts]], inizio [[Novecento]]. Francis Ouimet ([[Shia LaBeouf]]), di umili origini, matura l'amore per lo sport del [[golf]] svolgendo il lavoro di caddie nel golf club locale e coltivando il mito di [[Harry Vardon]] ([[Stephen Dillane]]), il più grande giocatore dell'epoca, che ha avuto occasione di incontrare da bambino, rimanendone affascinato.
 
Nel 1913, sfidando l'autorità paterna ([[Elias Koteas]]) e l'ostilità dei soci del golf club, che dai lati opposti delle barriere sociali si oppongono ai suoi sogni, ma con l'aiuto dell'esperto capo dei caddie e di un socio lungimirante, partecipa da ''amateur'' agli U.S. Open, dove si ritrova a giocare contro i migliori professionisti dell'epoca, fra cui proprio Harry Vardon che, pur avendo una fama internazionale, è vittima quanto Francis delle differenze di classe (non può neppure essere socio del club di "gentiluomi" al quale porta tanti onori con le proprie vittorie).
 
Superando la propria inesperienza e una certa fragilità sotto pressione, che in precedenza gli era costata una prematura eliminazione nella sua unica esperienza agonistica ad alto livello e l'abbandono del golf, fedelmente assistito dal suo caddie bambino Eddie Lowery ([[Josh Flitter]]), Francis riesce a giocare alla pari con i migliori, costringendo ad un giro di spareggio i campioni britannici Harry Vardon e Ted Ray ([[Stephen Marcus]]) nel quale sorprendentemente ha la meglio su entrambi, vincendo gli U.S. Open.