Cirene: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 118:
Il 30 agosto 2008, il presidente del consiglio [[Silvio Berlusconi]] riconsegnò la scultura al leader libico [[Mu'ammar Gheddafi]]. L'opera fu collocata allora a [[Bengasi]].
 
Purtroppo, a causa della [[Prima guerra civile in Libia|guerra]], il luogo in cui era conservata, ossia i sotterranei della locale Banca Commerciale, fu depredato nel 2011 e la statua da quell'epoca è considerata dispersa, forse finita nel mercato clandestino delle opere d'arte insieme agli altri reperti che costituivano il cosiddetto "Tesoro di Cirene", conservati nello stesso luogo<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/califfato-ha-paura-delle-statue-scomparsa-venere-cirene-1158743.html|titolo=Il Califfato ha paura delle statue. Scomparsa la "Venere di Cirene"|autore=Gian Micalessin|sito=ilGiornale.it|data=2015-08-06|lingua=it|accesso=2020-07-03}}</ref>. Il fatto ha causato in Italia una serie di polemiche e di critiche alla decisione di restituire la preziosa statua<ref>[https://www.romanoimpero.com/2017/11/cirene-libia.html Scomparsa la Venere di Cirene]</ref>.
 
La restituzione della statua alla Libia va inserita nelle azioni che, negli ultimi anni, l'Italia ha perseguito per il ritorno di reperti archeologici esportati illegalmente. L'Italia è dunque pronta a restituire i reperti archeologici esteri conservati nei propri musei senza un riconosciuto diritto legale, ma nello stesso tempo chiede ai musei stranieri di restituire i reperti provenienti dall'Italia rubati o saccheggiati. La statua di Cirene non è l'unico reperto già conservato in Italia e poi riconsegnato al paese d'origine: una caso simile è quello del [[frammento di Palermo]]<ref name=fonti1>