Matematica pura: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m risolto uso di uno stesso riferimento in più punti e altre correzioni minori. Il riferimento a Abbozzo dovrebbe essere tolto.--~~~~
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; rinomina/fix nomi parametri; converto template cite xxx -> cita xxx; Corretti ref con contenuto vuoto
Riga 7:
 
Quasi tutte le teorie matematiche rimanevano tuttavia in qualche modo collegate ai problemi presenti nel mondo fisico o a teorie meno astratte. Inoltre, molte teorie matematiche che apparivano totalmente astratte furono successivamente usate in applicazioni pratiche, principalmente in [[fisica]] e [[informatica]]. Uno dei primi famosi esempi è la dimostrazione che la
[[legge di gravitazione universale]] di [[Isaac Newton]] implicava che i [[pianeti]] si muovessero lungo orbite rappresentanti [[sezioni coniche]], curve geometriche studiate già nell'antichità da [[Apollonio di Perga|Apollonio]]. Un altro esempio riguarda la [[fattorizzazione]] di grandi [[numeri interi]] che costituì la base della moderna [[RSA (crittografia)|crittografia RSA]], largamente usata per proteggere le comunicazioni via [[internet]].<ref>{{cite journalCita pubblicazione|url=http://www.msri.org/people/members/sara/articles/rsa.pdf |journalrivista=SIAM News |volume=36 |issuenumero=5 |datedata=June 2003 |titletitolo=Still Guarding Secrets after Years of Attacks, RSA Earns Accolades for its Founders |firstnome=Sara |lastcognome=Robinson }}</ref>
 
Allo stato presente la distinzione tra pura e [[matematica applicata]] è più un punto di vista filosofico o una preferenza di qualche matematico che una rigida divisione della matematica. In particolare non è insolito che alcuni membri di un dipartimento di matematica applicata si definiscano matematici puri.
Riga 15:
===Grecia antica===
 
Gli antichi matematici dreci furono tra i primi a fare una distinzione tra matematica pura e applicata. Lo stesso [[Platone]] contribui a creare una distinzione tra "aritmetica", che oggi chiamiamo [[teoria dei numeri]], e "logistica", ora chiamata [[aritmetica]]. Platone riteneva che la logistica (l'aritmetica) fosse appropriata per uomini d'affari e condottieri che "devono imparare l'arte dei numeri per sapere come organizzare le truppe", mentre l'aritmetica (la teoria dei numeri) lo era per i filosofi "perchè devono uscire dal mare delle incertezze ed approdare alla verità".<ref>{{cite bookCita libro|Carl B. Boyer |author-linkwkautore=Carl Benjamin Boyer |titletitolo=A History of Mathematics |editionedizione=Second |publishereditore=John Wiley & Sons, Inc. |yearanno=1991 |isbn=0-471-54397-7 |chaptercapitolo=The age of Plato and Aristotle |pagespp=[https://archive.org/details/historyofmathema00boye/page/86 86]|url=https://archive.org/details/historyofmathema00boye/page/86 }}</ref> [[Euclide|Euclide di Alessandria]], alla domanda di uno dei suoi studenti sull'utilità degli studi di geometria, chiese al suo schiavo di dare allo studente tre monete, "dato che deve guadagnare da quello che impara".<ref>{{cite bookCita libro|firstnome=Carl B. |lastcognome=Boyer |author-linkwkautore=Carl Benjamin Boyer |titletitolo=A History of Mathematics |editionedizione=Second |publishereditore=John Wiley & Sons, Inc. |yearanno=1991 |isbn=0-471-54397-7 |chaptercapitolo=Euclid of Alexandria |pagespp=[https://archive.org/details/historyofmathema00boye/page/101 101]|url=https://archive.org/details/historyofmathema00boye/page/101 }}</ref> Al matematico greco [[Apollonio di Perga]] fu chiesto che utilità avessero alcuni suoi teoremi del Libro IV delle ''Coniche'' ed egli orgogliosamente rispose <ref name="Apollonius">{{cite bookCita libro|firstnome=Carl B. |lastcognome=Boyer |author-linkwkautore=Carl Benjamin Boyer |titletitolo=A History of Mathematics |editionedizione=Second |publishereditore=John Wiley & Sons, Inc. |yearanno=1991 |isbn=0-471-54397-7 |chaptercapitolo=Apollonius of Perga |pagespp=[https://archive.org/details/historyofmathema00boye/page/152 152]|url=https://archive.org/details/historyofmathema00boye/page/152 }}</ref><blockquote>Essi meritano di essere accettati per come sono stati dimostrati, così come accettiamo molte altre cose in matematica, per questo solo motivo e null'altro.</blockquote>
Siccome molti dei suoi risultati non trovavano applicazione nella scienza o nella tecnica dei suoi tempi, Apollonio successivamente argomentò nella prefazione del Libro V delle ''Coniche'' che l'oggetto di cui occuparsi deve essere uno di quelli che "... sembrano meritare uno studio in quanto tale."<ref name="Apollonius" />
Riga 59:
 
Un altro profondo punto di vista è quello di Magid:
{{quote|Ho sempre pensato che un buon modello, intorno a questa disputa, può essere la [[teoria delle stringhe]]. In essa si trovano sotto-aree di [[anello commutativo|teoria degli anelli commutativi]] e [[anello non commutativo|teoria degli anelli non commutativi]]. Un non informato osservatore potrebbe pensare che queste teorie rappresentano una dicotomia, ma in realtà l'ultima presume la prima: un anello non-commutativo non è necessariamente uno commutativo. Se noi usiamo lo stesso approccio anche nella disputa tra applicata e pura, allora possiamo usare i termini matematica applicata e non-applicata e quest'ultima ''non necessariamente presuppone la prima''...[enfasi aggiunta]<ref name=Magid></ref>}}
 
== Note ==