Pleiadi (astronomia): differenze tra le versioni
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Nella [[mitologia greca]], le [[Pleiadi (mitologia)|Sette Sorelle]] erano tradizionalmente chiamate [[Sterope (pleiade)|Asterope]], [[Merope (pleiade)|Merope]] (o Dryope o Aero), [[Elettra (pleiade)|Elettra]], [[Maia (pleiade)|Maia]], [[Taigete]], [[Celeno (pleiade)|Celaeno]] e [[Alcione (pleiade)|Alcyone]]. Questi nomi sono oggi assegnati a singole stelle dell'ammasso. Erano, secondo la mitologia, [[Ninfa (mitologia)|ninfe]] delle montagne ([[Oreadi]]), le figlie di [[Atlante (mitologia)|Atlante]] e [[Pleione (mitologia)|Pleione]], anch'essi rappresentati da stelle nell'ammasso; erano anche nipoti di [[Giapeto (mitologia)|Giapeto]] e Climene, e sorelle delle [[Iadi]], di [[Calipso]] e [[Dione (mitologia)|Dione]]. Si suicidarono dopo la morte delle loro sorelle, le Iadi.<ref name="storia" /> Tra i primi riferimenti conosciuti in un'opera letteraria c'è una citazione delle Pleiadi in [[Esiodo]], nel poema ''[[Le opere e i giorni]]'' risalente circa all'[[VIII secolo a.C.]].<ref>{{cita libro |titolo=L'astronomia prima del telescopio |curatore=C. Walker |editore=Edizioni Dedalo |anno=1997 |p=87 |isbn=9788822005434}}</ref> [[Omero]] le menziona nell<nowiki>'</nowiki>''[[Iliade]]''e nell<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]''<ref>Omero, ''Iliade'', Libro VII; Omero, ''Odissea'', Canto V.<br />Cfr. {{cita libro |titolo=L'Odissea com'è: Canti I-XII: Lettura critica |autore=Mario Zambarbieri |editore=LED Edizioni Universitarie |anno=2002 |p=399 |isbn=9788879161893}}</ref> ed anche nella ''[[Bibbia]]'', nell<nowiki>'</nowiki>''[[Antico Testamento]]'', compaiono dei riferimenti ad esse.<ref>{{cita libro |titolo=L'astronomia nell'Antico Testamento |url=https://archive.org/details/lastronomienell00schigoog |città= Milano |editore=U. Hoepli |autore=Giovanni Virginio Schiaparelli |anno=1903 |pp=[https://archive.org/details/lastronomienell00schigoog/page/n69 57], 75 e 79}}</ref><ref name="Pleiadi">{{cita web|url=http://astrolink.mclink.it/messier/m/m045.html|titolo=Oggetti di Messier - M45|accesso=4 febbraio 2009}}</ref>
In [[Giappone]] le Pleiadi sono conosciute come ''
Da tempo si è supposto che le Pleiadi dovessero essere un gruppo di stelle relazionate l'una all'altra, piuttosto che derivanti da un allineamento visuale. Nel [[1767]], il reverendo [[John Michell]] calcolò che la probabilità dell'allineamento fortuito di un gruppo così numeroso di stelle brillanti fosse di 1 su 500.000 e così concluse che le Pleiadi, ed altri analoghi [[Ammasso aperto|ammassi stellari]], dovessero essere fisicamente correlate.<ref>{{en}} Michell J. (1767), ''An Inquiry into the probable Parallax, and Magnitude, of the Fixed Stars, from the Quantity of Light which they afford us, and the particular Circumstances of their Situation'', Philosophical Transactions, v. 57, pp. 234–264</ref> Quando furono condotti studi osservativi sul [[moto proprio]] posseduto dalle stelle dell'ammasso, fu scoperto che si muovevano tutte nella stessa direzione attraverso il cielo, alla stessa velocità, dimostrando ulteriormente l'esistenza di una qualche relazione fra loro.<ref name="moto" />
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