Adozione nell'antica Roma: differenze tra le versioni

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[[File:Statue-Augustus.jpg|thumb|L'[[Augusto di Prima Porta]], [[statua]] in [[marmo]] attualmente conservata ai [[Musei Vaticani]]. [[Augusto]], primo [[imperatore romano]], fu adottato dal prozio materno [[Gaio Giulio Cesare]].]]
L'adozione duro un minuti
L<nowiki>'</nowiki>'''adozione''', in particolar modo di giovani di [[sesso maschile]], fu nella [[storia romana]] una pratica particolarmente diffusa, radicalmente differente dall'attuale [[adozione|adozione legale]]. Legata in modo imprescindibile alla sfera politica e sociale, essa permetteva a chi adottava di assicurarsi un erede ed una discendenza: spesso, inoltre, garantiva a chi non riusciva a soddisfare questa necessità mettendo al mondo figli naturali, poiché non aveva la possibilità di sostenere gli oneri economici necessari al loro allevamento, la persistenza della stirpe. A livello politico, l'adozione era spesso adoperata come metodo, alla pari della politica matrimoniale, mediante il quale intrecciare alleanze e rapporti di collaborazione. Il meccanismo dell'adozione fu di fondamentale importanza durante il [[Impero romano|periodo imperiale]], poiché molti [[imperatore romano|imperatori]] non scelsero il loro successore tra gli eredi naturali, ma adottarono come erede la persona che ritenevano più degna di reggere lo stato.
 
==Cause==