Campagna d'Italia (1796-1797): differenze tra le versioni

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== Antefatti ==
=== Il generale Bonaparte nell'Armata d'Italia ===
Avanzato al grado di [[generale di brigata]] dopo aver contribuito alla [[Assedio di Tolone (1793)|vittoria di Tolone]] del 1793, [[Napoleone Bonaparte]]<ref>Napoleone mutò il nome in Bonaparte, rendendolo più facile da pronunciare in francese, solo alla vigilia della partenza per la campagna d'Italia.</ref> si recò a [[Nizza]] per ricoprire il nuovo incarico di ispettore dell'[[artiglieria]] nell'Armata d'Italia (al cui comando stava il generale Pierre Jadart du Merbion), dove peraltro erano distaccati i due rappresentanti della [[Convenzione nazionale]] [[Augustin de Robespierre]] (fratello di [[Maximilien de Robespierre|Maximilien]]) e [[Antoine Christophe Saliceti]], con lui già durante l'assedio di Tolone.<ref>{{Cita|Chandler 2006|pp. 76-77|Chandler2006}}.</ref>
 
Nella primavera del 1794 l'Armata d'Italia, già da due anni in guerra con il [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] di [[Vittorio Amedeo III di Savoia|Vittorio Amedeo III]], era in una situazione critica, con le truppe bloccate tra l'esercito piemontese a nord e le imbarcazioni militari inglesi a sud, che bloccavano il commercio marittimo della [[Repubblica di Genova]] di concerto con una squadra navale piemontese basata a [[Oneglia]]. Con le forze di Vittorio Amedeo III pesantemente trincerate attorno a [[Saorgio]], Napoleone reputò come miglior cosa procedere velocemente alla conquista di Oneglia, attaccando contemporaneamente tra le valli dei fiumi [[Roia]] e [[Nervia]] in direzione di [[Ormea]] e fino al [[Tanaro]], il tutto sostenuto da un finto attacco contro Saorgio.<ref>{{Cita|Chandler 2006|pp. 77-78|Chandler2006}}.</ref> Così facendo si sarebbero dovuti riallacciare i contatti con Genova, l'esercito sardo sarebbe stato aggirato obbligando lo stesso ad una ritirata e l'armata d'Italia si sarebbe trovata in una posizione più favorevole, controllando i passi montani e vicina alle pianure piemontesi.