Villa Sauli Bombrini Doria: differenze tra le versioni

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La villa dovrebbe risalire al XVI secolo, tuttavia committente ed autore sono tuttora ignoti e non si hanno notizie del palazzo per tutto il XVIII secolo.
 
Le prime notizie che ci giungono sono riconducibilirisalgono agli inizi dell'Ottocento, quando il palazzo e i terreni circostanti risultano di proprietà della famiglia Sauli<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/sauli_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=SAULI in "Enciclopedia Italiana"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2021-01-26}}</ref>.
 
Nelle vicinanze, si trovano altre illustri ville genovesi, ovvero [[villa Saluzzo Bombrini]], villa Saluzzo Mongiardino e villa Saluzzo Carrega Parodi, tutte appartenute alla famiglia Saluzzo<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Saluzzo.htm|titolo=Famiglia Saluzzo|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=2021-01-26}}</ref>.
 
== Storia ==
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Nel 1856, Luigia Sauli vendette l'intera proprietà al cavaliere [[Carlo Bombrini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-bombrini_(Dizionario-Biografico)|titolo=BOMBRINI, Carlo in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2021-01-26}}</ref>.
 
Negli anni successivi, si attuò un grande ampliamento dell'intera proprietà, dovuto all'acquisto della adiacente villa Cambiaso.
 
Qualche anno più tardi venne venduta villa Cambiaso e, dopo essere stata passata a diverse famiglie, Villa Sauli Bombrini Doria venne ceduta, nel 1960, da Rosetta Bombrini, vedova del marchese [[Doria]]<ref>{{Cita web|url=https://www.informagiovani-italia.com/i_doria.htm|titolo=I Doria - La famiglia che ha fatto la storia di Genova|sito=www.informagiovani-italia.com|accesso=2021-01-26}}</ref>, a una società immobiliare.
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== Descrizione ==
Villa Sauli Bombrini Doria, posta in posizione elevata rispetto a via Albaro, è circondata da un ampio parco, formato da alberi ad alto fusto e da componenti naturalistici emulati, che vanno a formare un arredo romantico. Si può notare, inoltre, unaUna fontana, posta di fronte alla facciata orientata verso via Albaro, è invece la chiara testimonianza di un [[giardino all'italiana]].
[[File:Prospetto della facciata rivolta a sud.jpg|miniatura|Prospetto della facciata rivolta a sud]]
Il palazzo è sviluppato su più piani e ha subito un'importante ristrutturazione nell'Ottocento. Inizialmente, infatti, l'ingresso dell'edificio, era posto sul lato sud, mentre oggi si trova ruotato di 180°, sul lato opposto, preceduto da un ampio portico a tre archi e da un vestibolo voltato.
 
Nel piano nobile, si trova un grande salone rettangolare, avente il lato più lungo rivolto a meridione, come spesso accade negli edifici che si trovano in questa zona. Disposto lungoLungo il lato corto, si può ammiraretrova un maestoso organo, che per altezza raggiunge quasi il soffitto della sala.
 
Nelle facciate, l'importanza dei pieni sui vuoti, sottolinea l'impegno ad ampliare il numero di aperture, secondo i canoni della forma neoclassica.
 
Alle tre finestre centrali originali del piano nobile infatti, ne vieneè stata aggiunta una quarta, in corrispondenza del salone.
 
Le logge angolari sono state realizzate secondo il criterio a bugnato liscio, ovvero con pietre levigate.
 
Il criterio delle facciate principali scopre, nella divisione tra la parte inferiore dell'edificio a bugnato e la parte superiore senza contrasto, eccezion fatta per le cornici architravate alle finestre, un aspetto stilisticamente rigido.