Husayn di Giordania: differenze tra le versioni

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Ḥusayn, un monarca costituzionale, iniziò il suo dominio con quello che fu definito un "esperimento liberale", permettendo, nel [[1956]], la formazione dell'unico governo democraticamente eletto nella storia della Giordania. Pochi mesi dopo l'esperimento, ha costretto quel governo a dimettersi, dichiarando la legge marziale e vietando i partiti politici.
 
Al tempo dell'ascesa di HusaynḤusayn, la Giordania era una giovane nazione e controllava la [[Cisgiordania]]. Il paese aveva poche risorse naturali e una grande popolazione di rifugiati palestinesi a seguito della [[guerra arabo-israeliana del 1948]]. HusaynḤusayn guidò il suo paese attraverso quattro turbolenti decenni del [[conflitto arabo-israeliano]] e della [[guerra fredda]], bilanciando con successo le pressioni dei [[nazionalisti arabi]], dell'[[Unione Sovietica]], dei paesi occidentali e di Israele, trasformando la Giordania alla fine del suo regno di 46 anni in uno Stato moderno.
 
La Giordania sotto il suo regno combatté tre guerre con [[Israele]], compresa la [[guerra dei sei giorni]] del [[1967]], che si concluse con la perdita della [[Cisgiordania]] da parte della Giordania. Dopo il 1967 si è sempre più impegnato negli sforzi per risolvere il problema palestinese. Ha agito come un intermediario conciliante tra i vari rivali vicino-orientali.
 
Il suo regno fu controverso e la politica di re HusaynḤusayn è stata definita "opportunista" da alcuni storici che rilevavano come la Giordania fosse rimasta uno dei "santuari" e dei protettorati di fatto dell'Occidente nel [[Vicino Oriente]] e si fosse fatta promotrice dei drammatici avvenimenti del [[Settembre nero in Giordania|settembre nero]] ([[1970]]), allorché il re aveva ordinato la violenta espulsione dei combattenti palestinesi (''fedayyin'') dell'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] dal paese.<ref>Nigel J. Ashton, "Pulling the Strings: King Hussein's Role during the Crisis of 1970 in Jordan", in ''International History Review'', 28, no. 1 (March 2006), pp. 94-118.</ref> A seguito di ciò il re rinunciò ai legami della Giordania con la Cisgiordania nel [[1988]], dopo che l'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina]] fu riconosciuta a livello internazionale come unica rappresentante dei palestinesi. Ha revocato la legge marziale e ha reintrodotto le elezioni nel [[1989]] quando si verificarono rivolte nel sud della Giordania per l'aumento dei prezzi. Nel [[1994]] divenne il secondo capo di Stato arabo a firmare un trattato di pace con Israele.
 
È stato apprezzato per aver graziato dissidenti e oppositori politici e aver persino assegnato loro incarichi di alto livello nel governo. Ḥusayn, sopravvissuto a decine di tentativi di omicidio e complotti per rovesciarlo, era il leader più longevo della regione. Durante tutto il suo regno nominò ed incaricò non meno di [[Primi ministri della Giordania|45 governi]].