Vitale I Michiel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
stemma svg
fix link
Riga 56:
Apparteneva a una delle dodici famiglie cosiddette ''apostoliche'' ed era sposato con Felicia Corner. Quando [[Urbano II]] indisse la [[prima crociata]], Vitale I Michiel inizialmente non concesse l'adesione di Venezia, forse perché non intravedeva i vantaggi di una simile spedizione. Il capo della crociata [[Goffredo di Buglione]] partì con un seguito di 120 navi [[pisa]]ne, una scorta [[Genova|genovese]] e milizie provenienti dai quattro angoli del vecchio continente. Il doge comprese allora l'importanza e la portata economica di questa guerra d'occupazione, non tanto per la conquista di territori quanto per non lasciare vantaggi commerciali alle altre repubbliche marinare: nel luglio del [[1099]] salparono perciò da [[Venezia]] ben 207 navi per appoggiare la [[prima crociata|crociata]]. Il comando della flotta fu affidato congiuntamente al figlio del doge, Giovanni Vitale, ed al Vescovo dell'[[Olivolo]] di Castello, Enrico Contarini.
 
A dicembre dello stesso anno, a [[Rodi]], la flotta veneziana intercettò navi pisane e le affondò. Nella primavera del [[1100]] la flotta veneziana si diresse verso le coste della ''[[terrasanta]]'', dove nel frattempo [[Goffredo di Buglione]] aveva preso [[Gerusalemme]] ma, privato della flotta pisana, era impossibilitato a ricevere aiuti e fu costretto a scendere a patti con i veneziani. Venezia concesse i suoi servizi, ottenendo in cambio la possibilità di avere in ogni territorio o città conquistata un proprio quartiere non soggetto a dazi, tasse o gabelle. Ben presto caddero Haifa, Giaffa, Mira ed i territori della [[Siria]] costiera. Da Mira vennero asportate alcune reliquie di [[San Nicola di Bari|San Nicolò]].
 
In Italia Vitale I Michiel, intercedendo a favore di [[Matilde di Toscana]] per l'acquisto di [[Ferrara]], ottenne ulteriori concessioni commerciali.