Assassinio di John Fitzgerald Kennedy: differenze tra le versioni

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=== I segnali di pericolo ===
[[File:Wanted for treason.jpg|upright=1.3|thumb|Volantino che circolò a Dallas il 21 novembre, il giorno prima dell'omicidio di Kennedy.]]
Il viaggio a Dallas era visto dai collaboratori e da molti esponenti del [[Partito Democratico degli Stati Uniti|Partito Democratico]] come un grosso rischio che non doveva essere corso. Il senatore [[J. William Fulbright]], autorevole esponente democratico dello [[stati federati degli Stati Uniti d'America|stato]] dell'[[Arkansas]] gli aveva detto: «Dallas è un luogo estremamente pericoloso…Io non ci andrei. Lei non ci deve andare.»<ref>{{Cita|Klein, 2007}} p. .</ref> Un mese prima [[Adlai Ewing Stevenson II|Adlai Stevenson]], allora [[Rappresentanti permanenti degli Stati Uniti d'America alle Nazioni Unite|Ambasciatore USA presso le Nazioni Unite]], nominato durante la presidenza Kennedy e sostenitore di JFK nella campagna presidenziale del [[1960]], era stato aggredito proprio a Dallas da un nutrito gruppo di oppositori. Da una bozza del discorso che l'allora vicepresidente [[Lyndon B. Johnson]] aveva preparato per il discorso che avrebbe tenuto ad [[Austin]], dopo la visita presidenziale a Dallas, risulta che l<nowiki>'</nowiki>''incipit'' sarebbe stato «Signor presidente, grazie a Dio è uscito vivo da Dallas».<ref>{{Cita|Klein, 2007}} p.</ref> L'edizione di quel venerdì mattina del ''Dallas Morning News'' uscì con un annuncio listato di nero in cui si accusava di tradimento JFK<ref>{{Cita|Klein, 2007}} p.</ref> e il giorno prima era stato distribuito a Dallas un volantino, nella forma dei manifesti utilizzati per i ricercati, dove, sotto le immagini raffiguranti il volto di JFK di prospetto e di profilo, era scritto WANTED FOR TREASON (Ricercato per tradimento) con sotto un elenco di accuse contro di lui.
 
==== Dallas Morning News pubblica un articolo a lutto ====
Il 22 novembre 1963 a Dallas, il quotidiano Dallas Morning News (Notizie del Mattino di Dallas) pubblicò una pagina a pagamento, firmata da Bernard Weissman<ref>{{Cita web |url=http://www.cdo.co.uk/jfk/wiki/index.php?title=Bernard_Weissman |titolo=Copia archiviata |accesso=10 settembre 2008 |dataarchivio=11 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080411032634/http://www.cdo.co.uk/jfk/wiki/index.php?title=Bernard_Weissman |urlmorto=sì }}</ref>, intitolata "Benvenuto Sig. Kennedy" (''Welcome Mr. Kennedy'')<ref>{{en}} [http://www.aarclibrary.org/publib/jfk/wc/wcvols/wh18/html/WH_Vol18_0425a.htm WH18 CE 1031] Commission Exibhit N. 1031. Welcome Mr. Kennedy by Bernard Weissman. Pag. 835.</ref><ref>{{en}} [http://www.latinamericanstudies.org/mrkennedy.htm ''Welcome Mr. Kennedy'']. The Dallas Morning News. Nov. 22, 1963.</ref> bordata a lutto e contenente una serie di imputazioni per azioni che Kennedy avrebbe compiuto, pagata da tre uomini d'affari, Edgar R. Crissey, Nelson Bunker Hunt e H. R. Bum Bright, membri della [[John Birch Society]]<ref>{{en}} [http://www.archives.gov/research/jfk/warren-commission-report/chapter-6.html#political WR 6 Political contacts] Warren Report Chapter 6. Investigation of Possible Conspiracy. Pag. 296 par. 471-472.</ref>.
 
In questa pagina, Weissman rimproverava a Kennedy la politica della [[Nuova Frontiera]], la politica in [[America Latina]], specialmente a [[Cuba]], di avere abbracciato [[Nikita Khruščёv|Krusciov]] e [[Josip Broz Tito|Tito]], avere sovvenzionato il governo [[cambogia]]no e avere fatto amicizia con altri [[Comunismo|comunisti]]<ref>{{en}} [http://www.latinamericanstudies.org/mrkennedy.htm Welcome Mr.Kennedy] idem come sopra. (Transcript).</ref>.
====Wanted for treason====
Il giorno prima era stato distribuito a Dallas un volantino, nella forma dei manifesti utilizzati per i ricercati, dove, sotto le immagini raffiguranti il volto di JFK di prospetto e di profilo, era scritto WANTED FOR TREASON (Ricercato per tradimento) con sotto un elenco di accuse contro di lui.
====Le premonizioni di Kennedy e di Jacqueline====
Kennedy stesso si rendeva conto di quanto fosse pericoloso quel viaggio, la mattina medesima del 22 novembre, guardando dalla finestra della sua camera all'Hotel Texas di [[Fort Worth]], dove aveva pernottato giungendo da [[Houston]], JFK disse, indicando il podio dal quale avrebbe tenuto un breve discorso: «Guardate il podio, con tutti quei palazzi intorno i servizi segreti non sarebbero mai in grado di fermare chi volesse colpirmi». Alla moglie, che esprimeva la sua preoccupazione per i rischi di un attentato, JFK aveva dato ragione, dicendo poi: «Oggi entriamo in una zona di fanatici… Sai, ieri sera sarebbe stata perfetta per uccidere un presidente. Intendo dire, supponi che un uomo nascondesse una pistola in una valigetta – mimò quindi uno sparo – poi avrebbe potuto lasciar cadere pistola e valigetta e mescolarsi alla folla.».<ref>{{Cita|Klein, 2007}} p. 198</ref>