Arte ottoniana: differenze tra le versioni

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La corrente più "classicista" o "aulica" mostra un pacato equilibrio, ma anche una [[Plasticità (arte)|plasticità]] verosimile. È riscontrabile per esempio in lavori come la ''Madonna con Bambino'' di [[Magonza]] (1000 circa), in avorio (un'iconografia ampiamente ripresa nei secoli XI e XII), come la ''[[Situla del vescovo Gotofredo]]'' (ante [[979]], [[Museo del Duomo di Milano]]), dove le figure sacre sono inserire compostamente in un'architettura con archi e colonne, secondo un'impostazione derivata probabilmente da sarcofagi tardo-antichi o paleocristiani.
 
Nella vastissima produzione di [[oreficeria]] del periodo, questa corrente ha il capolavoro nell'[[Antependium di Basilea]] (ante [[1024]], [[Parigi]], [[Museo di Cluny]]), in legno ricoperto da oro sbalzato, pietre e perle (175 x 120 cm.). Venne realizzato probabilmente a [[abbazia di Fulda|Fulda]] e donato da [[Enrico II il Santo|Enrico II]] e [[Cunegonda (imperatrice)|Cunegonda]] ad un'importante fondazione [[benedettina]]. Vi sono raffigurate cinque arcate su colonne occupate da altrettante figure. Quella centrale è più ampia e contiene il [[Cristo pantocratore]], con i piccolissimi sovrani prostrati ai piedi, mentre nelle altre sono scolpiti tre [[arcangeli]] e [[San Benedetto]]. L'insieme ha una compostezza aulica, con vari stilemi che richiamano alle coeve esperienze a [[Bisanzio]].
 
=== Corrente "anticlassica" ===