Brachycera: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v2.04 - Disambigua corretto un collegamento - Exuvia
Riga 68:
=== Pupa ===
[[File:Medfly-USDA-k8902-1.jpg|thumb|Pupari di ''[[Ceratitis capitata]]''.]]
Le [[pupa|pupe]] dei Brachiceri sono [[Glossario entomologico#obtecta|obtecte]] o, più frequentemente, [[Glossario entomologico#exarata|exarate]]. In genere sono protette da un involucro, formato dalle spoglie dell'ultimo stadio larvale, più o meno modificato. Nei Ciclorrafi l'[[esuvia|exuvia]] della larva matura subisce una profonda alterazione chimico-strutturale e si trasforma in uno pseudobozzolo, di consistenza coriacea e a forma di barilotto, detto [[pupario]]. Il meccanismo di fuoriuscita dell'adulto differenzia i gruppi sistematici che, nella tassonomia classica, suddividono i Brachiceri in ranghi superiori a quello di superfamiglia: negli Ortorrafi la fuoriuscita avviene attraverso una fenditura longitudinale dorsale, nei Ciclorrafi attraverso un'apertura circolare praticata nella regione cefalica del pupario. Nei Ciclorrafi Schizofori, questa apertura è praticata da una pressione esercitata dallo ''[[ptilinum]]''.
 
== Biologia ==
Riga 105:
 
=== Tassonomia classica ===
Nella sistematica classica l'ordine si suddivide in due sottordini, quello dei [[Nematocera]], comprendente i ditteri provvisti di antenne relativamente lunghe e composte da antennomeri indifferenziati, e quello dei Brachycera, comprendente i ditteri provvisti di antenne relativamente brevi e di tipo aristato. Questi ultimi sono ripartiti fra due ''taxa'', [[Cyclorrhapha]] e [[Orthorrhapha]], fondamentalmente sulla base di un carattere morfofunzionale: la conformazione del foro di uscita dal [[pupario]] o dall'[[esuvia|exuvia]] pupale dopo lo sfarfallamento dell'adulto. Tale foro è di forma circolare nei Cyclorrhapha ed è localizzato nella zona cefalica, mentre negli Ortorrhapha è longitudinale. In letteratura i due raggruppamenti sono rappresentati, secondo l'Autore, come [[Coorte (tassonomia)|coorti]] o come [[Sezione (tassonomia)|sezioni]], inquadrati in un rango collocato, in modo indeterminato, fra quello di superfamiglia e quello di sottordine. Infatti, la sistematica nell'ambito dei Cyclorrhapha contemplava la suddivisione dicotomica in taxa intermedi, di rango indeterminato ma superiore a quello di famiglia, sulla base di altri caratteri morfofunzionali ([[Aschiza]] e [[Schizophora]] e, questi ultimi, suddivisi ulteriormente in [[Acalyptratae]] e [[Calyptratae]]).
 
Per gli Orthorrhapha era invece contemplata la suddivisione in famiglie. Questo raggruppamento ha subito drastiche revisioni a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]] e ancora oggi la definizione delle famiglie è in corso di perfezionamento. L'orientamento che si è definito è quello di scorporare diverse famiglie, perché [[parafiletico|parafiletiche]] alla luce delle più recenti acquisizioni in materia di filogenesi. Il risultato è che allo stato attuale la tradizionale suddivisione all'interno degli Orthorrhapha è del tutto obsoleta. Un elenco delle famiglie tradizionalmente incluse fra gli Orthorrhapha è il seguente:
Riga 137:
 
I Cyclorrhapha comprendono i Ditteri più evoluti, con pupe exarate e coartate, ovvero protette all'interno di un involucro derivato dall'exuvia dell'ultimo stadio larvale ([[pupario]]). Lo sfarfallamento avviene attraverso un'apertura circolare praticata nella regione cefalica dell'involucro pupale. La suddivisione dei Cyclorrhapha era basata su uno schema dicotomico che contemplava dei ''taxa'' superiori di rango indeterminato citati in letteratura, secondo l'Autore, come "divisioni", "sezioni", "sottosezioni":
* Sezione [[Aschiza]]. Comprende brachiceri privi dello ''[[ptilinum]]''. Lo sfarfallamento avviene attraverso un'apertura irregolarmente circolare praticata in una delle estremità dell'[[esuvia|exuvia]]. La sezione è suddivisa in due superfamiglie:
** [[Platypezoidea]]
** [[Syrphoidea]]