Movimento per i diritti civili degli afroamericani: differenze tra le versioni

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Al fine di prepararsi per le proteste, sia fisicamente che psicologicamente, i manifestanti ricevevano una formazione alla nonviolenza. Stando a quanto affermato dall'ex attivista Bruce Hartford, ci sono due rami principali di educazione alla nonviolenza. L'approccio filosofico implica la comprensione di questo metodo e il perché sia utile mentre il metodo tattico insegna, in ultima analisi, come essere dei veri manifestanti pacifici: come si organizza e si partecipa ad un ''[[sit-in]]'', come ci si difende da un attacco, come restare calmi quando le persone ti insultano, ti percuotono o ti gettano addosso degli oggetti eccetera... Il metodo filosofico della nonviolenza è stato in gran parte ripreso dalla "non-cooperazione" di [[Mahatma Gandhi]] con i coloni inglesi in [[India]]. Gandhi, infatti, utilizzava questa forma di libera protesta allo scopo di attirare l'attenzione di modo che il pubblico potesse comprendere o aprire gli occhi di fronte ad una determinata situazione e potesse "intervenire in anticipo", evitare che si raggiungesse il punto di non ritorno oppure "fare pressione sui governi a sostegno delle azioni da intraprendere". Come spiega Hartford, attivisti come lui studiarono la non violenza tattica e ritennero necessario, ai fini di garantire la sicurezza interna ai vari movimenti, insegnare ai manifestanti anche la fiducia reciproca e a sostenersi a vicenda, per evitare che singoli individui potessero mandare a monte alcuni progetti.<ref name=Erikson/><ref>{{Cita web|titolo=Veterans of the Civil Rights Movement|url=http://www.crmvet.org/info/nv3.htm|sito=Veterans of the Civil Rights Movement|accesso=18 maggio 2015}}</ref>
 
Per molti, il concetto di protesta non violenta era un modo di vivere, una cultura. Tuttavia, non tutti erano d'accordo con questa idea. James Forman, ex [[Student Nonviolent Coordinating Committee|SNCC]] (e più tardi Black Panther) è contrario. Nella sua autobiografia, ''The Making of Black Revolutionaries'', Forman ha rivelato il suo punto di vista sul metodo della nonviolenza, vista come "strettamente una tattica, non un modo di vivere senza limitazioni." Allo stesso modo, Robert Moses, che era anche un membro attivo dell'SNCC, riteneva che il metodo della nonviolenza fosse solo un atto pratico. Intervistato dall'autore Robert Penn Warren, Moses disse "Non c'è dubbio che egli [Martin Luther King, Jr.] abbia avuto una grande influenza sulle masse. Ma io non credo che sia nella direzione dell'amore. È in una direzione pratica...".<ref>{{Cita web|titolo=Bruce Hartford (full interview)|url=https://vimeo.com/17532881|sito=vimeo|accesso=18 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150713071149/https://vimeo.com/17532881|dataarchivio=13 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome1=Forman|nome1=James|titolo=The Making of Black Revolutionaries|anno=1972|url=https://archive.org/details/makingofblackrev00form|data=1972|editore=Macmillan|città=New York|isbn=0-940880-10-5}}</ref>
 
=== Robert F. William e i dibattiti sull'importanza della non-violenza, 1958-1964 ===
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Nel luglio 1958, il [[NAACP Youth Council]] organizzò e sponsorizzò sit-in al bancone da pranzo di un Dockum Drug Store nel centro di [[Wichita|Wichita, Kansas]]. Dopo tre settimane, il movimento fece cambiare idea ai gestori del locale, convincendoli a rivedere la loro politica sulla segregazione dei posti. Poco a poco, tutti i negozi Dockum in Kansas smisero di tenere separati bianchi e neri ai tavoli. Questa idea fu seguita con successo da un altro gruppo di studenti, con un sit-in in un drug store Katz a [[Oklahoma City]], guidati da [[Clara Luper]].<ref>[http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=6355095 "Kansas Sit-In Gets Its Due at Last"]; NPR; October 21, 2006</ref>
 
Un gruppi di studenti per lo più neri, provenienti da vari college locali, organizzò un ''[[sit-in]]'' in un [[F. W. Woolworth Company|Woolworth]] di [[Greensboro (Carolina del Nord)|Greensboro]], nella [[Carolina del Nord]].<ref>[http://www.crmvet.org/tim/timhis60.htm#1960greensboro First Southern Sit-in, Greensboro NC] – Civil Rights Movement Veterans</ref> Il 1º febbraio 1960, quattro studenti ([[Ezell A. Blair]], Jr., David Richmond, [[Joseph McNeil]] e [[Franklin McCain]]) del [[North Carolina Agricultural & Technical State University|North Carolina Agricultural & Technical College]], un college esclusivo per gente di colore, si sedettero al bancone segregato per protestare contro la politica di Woolworth di escludere gli afroamericani dal servizio ai tavoli dei bianchi.<ref name="chafe">{{Cita libro|cognome=Chafe
|nome=William Henry
|titolo=Civilities and civil rights : Greensboro, North Carolina, and the Black struggle for freedom
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* [[Septima Clark]]
* [[Albert Cleage]]
* [[Charles E. Cobb, Jr.]]
* [[Annie Lee Cooper]]
* [[Dorothy Cotton]]
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* [[Medgar Evers]]
* [[Myrlie Evers-Williams]]
* [[James L. Farmer, Jr.]]
* [[Karl Fleming]]
* [[Sarah Mae Flemming]]
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* [[Clyde Kennard]]
* [[Coretta Scott King]]
* [[Martin Luther King, Jr.]]
* [[Bernard Lafayette]]
* [[W. W. Law]]