Monte Circeo: differenze tra le versioni

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Il '''Monte Circeo''' si erge sul [[Mar Tirreno]] centrale costituendo il [[promontorio]] omonimo, estrema propaggine meridionale della [[provincia di Latina]]. Insieme al promontorio di [[Gaeta]], a [[Capo Miseno]], all'[[Isola d'Ischia]] e all'[[Isole Ponziane|arcipelago ponziano]] racchiude le acque e segna il confine del [[golfo di Gaeta]]. È composto prevalentemente da marne e arenarie del [[Paleogene]] e da calcari del [[LiasGiurassico (geologia)|Liasinferiore]] inferiore. Intorno ad esso, compreso un tratto delle acque marine costiere, si sviluppa il [[parco nazionale del Circeo]], uno dei parchi storici italiani.
 
== Descrizione ==
Tra le cime principali la più alta è il ''Picco di Circe'' (541 [[Livello del mare|m s.l.m.]])<ref>{{Sapere|Circèo,+Parco+Nazionale+del-|Parco Nazionale del Circeo}}[http://www.sapere.it/enciclopedia/Circ%C3%A8o,+Parco+Nazionale+del-.html]</ref>, raggiungibile a piedi mediante una ascensione di media difficoltà della durata di circa 4 h 30 min tra andata e ritorno con partenza da [[Torre Paola]], a [[Sabaudia]]. Circondato dalla [[Agro Pontino|pianura pontina]] che prima della bonifica era una vasta area paludosa, è plausibile che un tempo fosse completamente circondato dalle acque. Oggi chiude, con [[Torre Paola]], i 20&nbsp;km di spiaggia che da Sabaudia raggiunge la Marina di Latina, per poi riaprirsi in prossimità del porto turistico di [[San Felice Circeo]]. In condizioni di buona visibilità, è possibile scorgere all'orizzonte il [[Vesuvio]].
 
Sulle sue pendici sono sorti diversi insediamenti storici, di cui sopravvivono i resti di ''Circeii'' ([[acropoli]] e [[Mura poligonali|mura megalitiche]]), nonché il centro storico di [[San Felice Circeo]]. Numerose anche le grotte, tra le quali la [[Grotta Guattari]] (accessibile con permesso speciale) dove nel 1939 [[Alberto Carlo Blanc]], paleontologo, vi rinvenne uno dei primi resti fossili dell'[[Homo neanderthalensis|Uomo di Neanderthal]].
 
Secondo la tradizione, con la sua nave, Ulisse sarebbe entrato in quella che oggi si chiama Cala dei Pescatori, sul lago di Paola, per poi rimanere vittima delle malìe della [[Circe|Maga Circe]] il cui profilo sarebbe oggi ancora visibile nella sagoma della montagna. Nell'Odissea si può infatti leggere: {{Citazione|… Ecco, ed all'isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli, la diva possente canora, ch'era sorella d'Eèta, signore di mente feroce.|''[[Odissea]]'', Canto X, vv. 135-137}}