Battaglia di Poggio Imperiale: differenze tra le versioni

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A seguito della cosiddetta [[congiura dei Pazzi]] del 1478, che portò all'uccisione di [[Giuliano de' Medici]] e alla successiva vendetta del fratello [[Lorenzo il Magnifico]], vi fu lo stravolgimento della politica italiana: [[papa Sisto IV]] dichiarò guerra a Firenze, alleandosi con il re di Napoli Ferdinando I e con le città di Lucca, Siena e Urbino. Dall'altra parte, Firenze chiese aiuto a Venezia e Milano.
 
All'alba del 7 settembre 1479 [[Alfonso II di Napoli|Alfonso, duca di Calabria]] e [[Federico da Montefeltro]] assaltarono di sorpresa l'accampamento fiorentino al Poggio Imperiale. Nelle ''Istorie Fiorentine'' di [[Scipione Ammirato]], èviene scrittoriportato che "non succedette mai rotta più vilmente di questa", tanto che in brevissimo tempo venne messo in fuga l'esercito di Firenze. Solo pochi condottieri ebbero il tempo e il coraggio di resistere, ma furono tutti sconfitti e fatti prigionieri: tra questi si ricordano [[Galeotto I Pico della Mirandola]]<ref>{{DBI|nome=PICO, Galeotto I|nomeurl=galeotto-i-pico|autore=[[Bruno Andreolli]]|anno=2015|volume=83|accesso=2021-05-08}}</ref>, [[Giovanni Antonio Scariotto]] e [[Niccolò Secco]] (tra le fila veneziane) e [[Rodolfo Gonzaga]] e [[Niccolò da Correggio]] condottieri del duca di Ferrara. I vincitori presero altresì 150 prigionieri, oltre alle armi e alle vettovaglie del campo. Il comandante Costanzo Sforza riuscì a salvare lo stendardo della repubblica fiorentina, catturando fortunosamente lui stesso il proprio inseguitore, il signore di Piombino.<ref>{{cita web|titolo=La battaglia di Poggio Imperiale
Scritto|sito=Stemmi e Imprese: Araldica e Storia del Rinascimento Italiano|data=2011-03-11|url=https://stemmieimprese.it/2011/03/03/la-battaglia-di-poggio-imperiale/}}</ref>
 
Per celebrare questa vittoria, [[Francesco d'Andrea]] e [[Giovanni Ghini]] di Cristofano affrescarono la ''Vittoria dei senesi sui fiorentini al Poggio Imperiale di Poggibonsi'' presso la [[Sala del mappamondo (Palazzo Pubblico di Siena)|Sala del mappamondo]] al [[Palazzo Pubblico di Siena]].
 
La vittoria senese a Poggibonsi e poi a Colle Val d'Elsa, spianò la strada dello Stato Pontificio verso Firenze. Tuttavia, durante una tregua durata tre mesi, Lorenzo il Magnifico andò a Napoli alla corte di Ferdinando II, convincendolo a rompere l'alleanza col papa. In tal modo papa Sisto IV fu costretto a rinunciare alle sue mire di conquista sulla Toscana, offrendo nel [[1480]] la pace ai fiorentini.
 
==Note==