Global Consciousness Project: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Creata dalla traduzione della pagina "Global Consciousness Project"
 
RolloBot (discussione | contributi)
m Bot: Correzione di uno o più errori comuni
Riga 20:
Il GCP ha suggerito che potrebbero essersi verificati cambiamenti nel livello di casualità durante gli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attacchi dell'11 settembre 2001,]] quando gli aerei hanno subito il primo impatto, così come nei due giorni successivi agli attacchi.  
 
Gli scienziati indipendenti Edwin May e James Spottiswoode hanno condotto un'analisi dei dati intorno agli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attacchi dell'11 settembre]] e hanno concluso che non vi era alcun cambiamento statisticamente significativo nella casualità dei dati GCP durante gli attacchi e l'apparente deviazione significativa riportata da Nelson e Radin esisteva solo nel loro finestra temporale scelta. Sono prevedibili picchi e fluttuazioni in qualsiasi distribuzione casuale dei dati e non esiste un intervallo di tempo stabilito per quanto vicino deve essere un picco a un determinato evento affinché il GCP possa affermare di aver trovato una correlazione. Wolcotte Smith ha affermato: "Un paio di aggiustamenti statistici aggiuntivi dovrebbero essere fatti per determinare se c'è stato davvero un picco nei numeri", facendo riferimento ai dati relativi all'11 settembre 2001. <ref>{{Cita news|nome=A.S.|cognome=Berman|url=https://www.usatoday.com/tech/2001/12/06/net-interest.htm|titolo=Did Sept. 11 events refocus global consciousness?|pubblicazione=USA Today|data=6 December 2001|accesso=2010-01-05}}</ref> Allo stesso modo, Jeffrey D. Scargle ritiene che a meno che sia [[Probabilità bayesiana|l' analisi bayesiana]] che quella classica [[Valore p|del valore di p siano]] in accordo ed entrambe mostrino gli stessi effetti anomali, il tipo di risultato proposto da GCP non sarà generalmente accettato.
 
Nel 2003, un ''articolo del New York Times'' concludeva: "Tutto considerato a questo punto, il mercato azionario sembra un indicatore più affidabile della risonanza emotiva nazionale, se non globale". <ref>{{Cita news|nome=J.D.|cognome=Reed|url=https://www.nytimes.com/2003/03/09/nyregion/so-just-what-makes-the-earth-move.html|titolo=So just what makes the Earth move?|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=9 March 2003|accesso=2010-01-05}}</ref>