Metafisica (Aristotele): differenze tra le versioni
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→Descrizione: tipo, ma si poteva anche lasciare "Philosophus"... |
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|genere = trattato filosofico
|lingua = greco antico
|immagine =
|didascalia = [[Manoscritto miniato]] del XIV secolo, con l'incipit del 7 della Metafisica di Aristotele: «Ens dicitur multipliciter» («L'essere si può intendere in molti modi», da una traduzione latina di [[Guglielmo di Moerbeke]]}}
|didascalia = Busto di Aristotele (copia romana da un originale greco in bronzo di [[Lisippo]])▼
{{Citazione|Rimanendo dunque stabilito che Aristotele non pensò mai a una Metafisica come la leggiamo oggi noi e che in questa si trovano riuniti libri scritti in tempi diversi e da punti di vista talora diversi, si può anche alla fine riconoscere serenamente che coloro che misero insieme quest'opera, Andronico o qualcun altro prima di lui, non lavorarono affatto male.|Donini 1995, p. 21}}
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==Descrizione==
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Si tratta di un'opera facente parte degli «scritti esoterici», divisa in quattordici trattati e risistemata entro cinque secoli dopo la morte del filosofo, prima da [[Andronico di Rodi]], che redigendo i suoi ''[[Pinax|Pinakes]],'' ovvero cataloghi delle opere di Aristotele, probabilmente chiamò così i libri che collocò 'dopo i libri di fisica' (in greco ''Meta ta physika''), poi dalla scuola aristotelica successiva, e soprattutto dalla scuola di Afrodisia: intorno al 200 d.C. [[Alessandro di Afrodisia]]<ref>{{Cita libro|autore=Mirjam E. Kotwick|titolo=Alexander of Aphrodisias and the Text of Aristotle’s Metaphysics|città=Berkeley|editore=California Classical Studies|anno=2016}}</ref> poteva lasciarci la prima descrizione a noi nota dell'opera come la conosciamo, in quattordici libri<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Silvia Fazzo|anno=2010|titolo=The Metaphysics from Aristotle to Alexander of Aphrodisias|rivista=Bulletin of the Institute of Classical Studies|volume=55|numero=|pp=51-68}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Silvia Fazzo|anno=2018|titolo=L’emergenza della Metafisica di Aristotele in età romana|rivista=|volume=Da Stagira a Roma. Prospettive aristoteliche tra storia e filosofia, a cura di Silvia Gastaldi e Cesare Zizza|città=Pisa|editore=ETS|numero=|pp=155-183}}</ref>.
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