Gruppo Magneti Marelli: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== La fondazione e i primi anni di attività (1919-1924) ===
La ''Società Anonima Fabbrica Italiana Magneti Marelli'' fu costituita a [[Milano]] l'8 ottobre 1919, con un capitale di 7 milioni di lire equamente sottoscritto dalla [[Ercole Marelli (azienda)|Ercole Marelli & C.]] di Milano e dalla [[FIAT]] di [[Torino]].<ref name="fondazione">{{cita libro | autore= | titolo= Notizie statistiche delle Società italiane per azioni| anno= 1940| editore= Associazione fra le società italiane per azioni| p=522}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/magneti-marelli_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/|titolo=Magneti Marelli|accesso=8 maggio 2021}}</ref> Nell'organigramma della neocostituita azienda figurarono [[Ercole Marelli]] (1867-1922) e [[Giovanni Agnelli (imprenditore 1866)|Giovanni Agnelli]] (1866-1945), rispettivamente presidente e vicepresidente.<ref name="lavia">{{cita web|autore=L. Lavia|url=http://www.aireradio.org/ERI/Radiomarelli/Ercole_Marelli.pdf|titolo=Ercole Marelli. Illuminato, lungimirante, “padre, non padrone”|accesso=8 maggio 2021}}</ref> Nel 1922, Marelli morì improvvisamente, e nella carica di presidente società venne sostituito da [[Antonio Stefano Benni]] (1880-1945).<ref name="fondazione"/><ref name="lavia"/><ref name="mortemarelli">{{cita libro | autore= G. Maifreda, G. J. Pizzorni, F. Ricciardi, R. Romano| titolo= Lavoro e società nella Milano del Novecento| anno= 2006| editore=FrancoAngeli| pp=53-57}}</ref>
 
La nuova azienda, che inizialmente impiegava 200 operai nello stabilimento della Marelli di [[Sesto San Giovanni]], iniziò a produrre principalmente magneti destinati ai [[motori a scoppio]], automobilistici, motociclistici e [[motore aeronautico|aeronautici]].<ref>{{cita|Mentasti|p. 13}}.</ref> Il Benni, assunta la sua guida come massimo dirigente adottò una politica aziendale di impostazione [[taylorismo|taylorista]] e [[fordismo|fordista]], che negli anni seguenti si rivelerà vincente e contribuirà all'espansione della FIMM, e in questo processo venne affiancato dai fratelli [[Bruno Antonio Quintavalle|Bruno Antonio]] (1891-1974) e [[Umberto Quintavalle]] (1887-1959), il primo genero del Marelli e [[amministratore delegato]], il secondo [[direttore tecnico]].<ref name="mortemarelli"/>