Mohamed Chafik: differenze tra le versioni

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Laureatosi alla Facoltà di Lettere dell'[[Institut des Hautes Etudes Marocaines]] di Rabat, dopo alcuni anni di insegnamento di [[lingua francese|francese]] e di [[lingua araba|arabo classico]] (1947-1955), iniziò una carriera nell'amministrazione come ispettore scolastico fino a ricoprire, nel 1967, la carica di ispettore capo del ministero. Tra il [[1970]] e il [[1972]] fu sottosegretario di Stato all'insegnamento secondario, tecnico e superiore, ed alla formazione dei quadri, e nel 1972 divenne segretario di Stato del primo ministro e in seguito incaricato di missione nel Gabinetto reale (1972-1976) e direttore del Collegio Reale (1976-1982). Dal 1980 è membro dell'[[Accademia reale del Marocco]].
 
Il 14 gennaio 2002, il re [[Mohammed VI (Marocco)|Mohammed VI]] lo ha nominato Rettore del neonato [[Institut Royal de la Culture Amazighe|IRCAM]] (Istituto reale di cultura [[amazigh]]), l'istituzione preposta alla salvaguardia e alla tutela della cultura berbera nella società e nelle istituzioni marocchine. Nel 2002, l'opera culturale e scientifica di Mohamed Chafik riceve un solenne riconoscimento internazionale, il premio principe Claus d'Olanda.
 
Accanto alla sua attività amministrativa ed accademica, Mohamed Chafik non ha mai cessato di operare attivamente per un riconoscimento del ruolo della lingua e della cultura berbera in Marocco. Tra il 1960 e il 1963 pubblicò sulla rivista dell'Unione degli scrittori marocchini, ''Afaq'', una serie di articoli dal titolo ''L'eredità culturale ignorata'', in cui sottolineava la grande quantità di elementi culturali che il Marocco ha preso dalla cultura berbera. Questi articoli costituirono il primo momento di presa di coscienza della specificità culturale berbera in Marocco.
 
In seguito, Chafik fu tra i fondatori dell'associazione culturale ACS (Association Culturelle Amazigh), delle riviste ''Amazigh'' e ''Tifawt''. Nel 2000 fu il promotore di un [[Manifesto manifesto amazighberbero]] in cui si chiedeva esplicitamente al sovrano una riabilitazione della cultura berbera, schiacciata da una politica esclusivamente a favore dell'arabo.
 
==Pubblicazioni principali==