Acutezza visiva: differenze tra le versioni

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=== Minimo visibile o acutezza di visibilità ===
Il minimo visibile è il più piccolo '''angolo visivo''' entro il quale l'occhio riesce a distinguere lai presenza o meno di uno [[stimolo]]: se un elemento sottende un angolo visivo inferiore al minimo visibile, non vi sarà nessuna [[percezione]]. La retina è composta da migliaia di recettori con dimensioni anche di 1 µm di diametro (soprattutto nella [[fovea]]), che in base alla tipica [[lunghezza focale]] dell'ottica oculare (16 mm o 62 [[Diottria|diottrie]] circa), sottende un angolo di [[Arcosecondo|5" d'arco]]dettagli. Tuttavia, osservando ad esempio una [[stella]] debole molto lontana, chela quale, data l'estrema distanza dall'osservatoredal punto di osservazione, produce una reale dimensione apparente puntiforme e quindi irrisoria rispetto alla dimensione del [[fotorecettore]] più piccolo dell'occhio, è possibile che siavenga ugualmente [[Percezione|percepita (non nella sua forma originale, ma apparente)]], poiché lo stimolo sufficiente, è dell'ordine del singolo fotone su singolo fotorecettore retinico. Il test più comune per misurare il minimo visibile (massima acutezza), consiste nel variare la grandezza di una [[linea]] o di un punto, neri su sfondo bianco (o viceversa), presentando quindi il massimo [[contrasto]] tra oggetto e sfondo. Ma è di fondamentale importanza anche l'illuminazione e la tipologia del test, quindi il grado di contrasto reale, per poter valutare l'effettiva acutezza visiva. L'angolo sotteso dalle linee o dai punti, sarà il minimo visibile o il limite di visibilità del test effettuato. Ma alla potente luce del Sole ([[Luminanza (fisica)|luminanze]] maggiori di 120000 [[Cd/m2|cd/m<sup>2</sup>]]), è possibile osservare aumenti di 2 o 3 volte tanto, l'acutezza visiva massima misurata "al chiuso", nel laboratorio dell'ottico (con luminanze tipiche di 100-200 [[Cd/m2|cd/m<sup>2</sup>]]).
 
La retina è composta da migliaia di recettori di varie dimensioni, ma con dimensioni minime di 1 µm di diametro (posizionati quasi esclusivamente nella [[fovea]]), che in base alla tipica [[lunghezza focale]] dell'ottica oculare (16 mm circa o 62-63 [[Diottria|diottrie]]), sottendono un angolo minimo di circa [[Arcosecondo|13" d'arco]]. Questa è la dimensione minima riferita ad un singono occhio, ma usando la [[visione binoculare]], il valore minimo percepito può arrivare anche fino a '''5" d'arco'''.
 
Di fondamentale importanza è l'illuminazione e la tipologia del test. Il test più comune per misurare il minimo visibile (massima acutezza), consiste nel variare la grandezza di una [[linea]] nera (o di un punto) su sfondo bianco (o viceversa), presentando quindi il massimo [[contrasto]] tra oggetto e sfondo. L'angolo sotteso dalle linee (o dai punti), diventerà il minimo visibile o il limite di visibilità del test effettuato. Ma alla potente luce del Sole o in ambienti con [[Luminanza (fisica)|luminanze]] maggiori di 3200 [[Cd/m2|cd/m<sup>2</sup>]], è possibile osservare anche degli aumenti di 2 o 3 volte tanto, l'acutezza visiva massima misurata "al chiuso", nel laboratorio dell'ottico (che in genere presenta luminanze tipiche di 100-200 [[Cd/m2|cd/m<sup>2</sup>]]).
 
=== Acutezza di risoluzione o minimo angolo di risoluzione ===