Francesco Botticini: differenze tra le versioni

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Ancora, strettamente connesse alla tavola di ''Tobia e i tre arcangeli'', altre opere del Botticini realizzate a partire dal [[1475]] sono il ''Tobiolo e l'arcangelo Raffaele'' dell'[[Accademia Carrara]] di [[Bergamo]], la grande ''[[Assunzione della Vergine (Francesco Botticini)|Assunzione della Vergine]]'' della National Gallery di Londra, la ''Madonna col Bambino in gloria'' del [[Museo del Louvre]] di Parigi (già attribuita a [[Cosimo Rosselli]]), la ''Madonna col Bambino in trono tra santi e angeli'' del [[Metropolitan Museum of Art]] di New York ed il distrutto altare Rossi con il ''Cristo sulla croce e quattro santi'' di [[Berlino]].<ref name="FB"/>
 
L'aderenza ai modi del Botticelli è palese anche nel ''[[San Sebastiano (Francesco Botticini)|San Sebastiano]]'' del Metropolitan di New York, che deriva chiaramente dal ''[[San Sebastiano (Botticelli)|San Sebastiano]]'' (c. [[1473]]-[[1474|74]]) del Botticelli alla [[Gemäldegalerie (Berlino)|Gemäldegalerie]] di Berlino e quest'aderenza può essere dovuta alla frequentazione da parte dei due artisti dello stesso ambiente verrocchiesco, come è già stato suggerito da [[Carlo Ludovico Ragghianti]].<ref name="FB"/> Ancora, tipica del periodo verrocchiesco ne è un chiaro esempio la tavola dell'''Adorazione del Bambino'' alla [[Galleria Estense]] di [[Modena]].<ref name="FB"/><ref name="ge">{{cita web|https://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/collezioni-digitali/id/39513|titolo=Adorazione del Bambino|sito=[[Galleria Estense]]|accesso=6 maggio 2021}}</ref> Ma oltre che per l'arte del Botticelli e del Verrocchio, nelle sue opere il Botticini dimostra un' interesse anche per la maniera di [[Filippino Lippi]], in particolare per quanto riguarda l'arte filippinesca di realizzare i panneggi.<ref name="FB"/> Esempio della fase botticiniana matura, ma con ancora profondi rimandi botticelliani e filippineschi, è il tondo della ''Madonna in adorazione del Bambino con San Giovannino e angeli'' alla [[Galleria Palatina]] di [[Palazzo Pitti]] a Firenze.<ref name="gp"/><ref name="FB"/> Altro esempio di opera del periodo tardo è la tavola della ''Incoronazione di Maria'' della [[Galleria Sabauda]] di [[Torino]].<ref name="FB"/><ref name="sabauda">{{cita web|https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0100350922|titolo=Incoronazione della Vergine. Incoronazione di Maria Vergine tra Sant'Agostino, San Bernardo, San Gerolamo, San Giuliano, due angeli musicanti e la committente|sito=catalogo.beniculturali.it|accesso=6 maggio 2021}}</ref>
 
Ancora appartenente al periodo tardo della sua attività pittorica è anche l'unica opera certa e documentata per cui è noto il Botticini, ovvero il ''Tabernacolo del Sacramento''.<ref name="FB"/> L'opera, iniziata nel [[1484]], venne commissionata dalla Compagnia della Veste Bianca per il proprio altare nella [[Collegiata di Sant'Andrea]] di [[Empoli]] e qui collocato già dal [[1491]], sebbene al [[1504]] risale ancora l'intervento del figlio pittore [[Raffaello Botticini]].<ref name="FB"/> L'opera è oggi custodita nella [[Pinacoteca museo della collegiata di Sant'Andrea|Pinacoteca Museo della Collegiata di Sant'Andrea]] di Empoli, nella quale è presente anche un'altra opera simile del Botticini, tuttavia collocabile ad una datazione precedente a quest'ultima.<ref name="FB"/> Infatti, anche il ''Tabernacolo di San Sebastiano'' dimostra di appartenere alla stessa mano di quello del Sacramento, però qui l'artista non lavorò da solo ma venne aiutato dallo scultore [[Antonio Rossellino]], che realizzò la statua centrale del santo e due angioletti inginocchiati ai lati superiori della cornice, mentre il Botticini realizzò a tempera su tavola i due grandi pannelli laterali con due ''Angeli che presentano i donatori'' e la predella con le ''Storie di san Sebastiano'' e il ''Martirio dei santi Marco e Marcellino''.<ref name="FB"/>