Pieve dei Santi Stefano e Margherita: differenze tra le versioni
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[[File:Baccano_(Arcola)-pieve_ss_stefano_e_margherita-trittico.jpg|thumb|left|Trittico presso l'altare maggiore]]
La [[pieve]] dedicata a
L'[[architettura preromanica]] fu trasformata in età [[Gotico|gotica]] e presenta un'[[abside]] quadrata, fiancheggiata da analoghe cappelle con ampi archi acuti a tre [[Navata|navate]].
All'interno sono conservati un [[trittico]] marmoreo del
Peculiare la scritta che sovrasta il portone d'entrata della chiesa: ''[[Terribilis est locus iste]]''.
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All'esterno della chiesa si trova una [[fontana]] in pietra e mattoni fatta costruire dal vescovo di [[Luni]] [[Giovanni Battista Salvago]] nel 1626. Il muro retrostante è ornato da reimpieghi [[marmo]]rei dell'antica [[Luni]] tra i quali spicca un mascherone probabilmente appartenuto a un [[sarcofago]] romano del II secolo.
Uno degli spigoli dell'edificio è visibilmente tagliato perché il 23 aprile 1945, durante la [[Resistenza italiana|Liberazione]] di [[Arcola]], le esigue dimensioni della sede stradale, stretta tra la chiesa e il muro di contenimento del cimitero monumentale, costrinsero gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] a smussare un angolo dell'edificio per consentire il passaggio di un [[Carro armato|carrarmato]] statunitense che doveva procedere in direzione della [[La Spezia|Spezia]]. Precedentemente non era mai stato dato il permesso, non richiesto dagli americani, per effettuare l'allargamento e consentire il passaggio delle corriere.
== Voci correlate ==
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