Gundeperga: differenze tra le versioni

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Quando nel [[636]] morì Arioaldo, secondo la tradizione iniziata con la madre [[Teodolinda]] rimasta vedova di [[Autari]], il potere regio fu trasmesso ad un nuovo sposo, scelto in accordo con l'aristocrazia. La scelta cadde su [[Rotari]], il [[duca di Brescia]], che proseguì la politica di Arioaldo.
 
Morto anche [[Rotari|Rotar]]<nowiki/>i ([[652]]), fu reggente in favore del giovane figlio [[Rodoaldo]], che però venne ucciso pochi mesi dopo. Il trono passò allora ad [[Ariperto I]], cugino di Gundeperga. La regina continuò a vivere a corte oppure si ritirò in un monastero.
 
Gundeperga protesse il [[Abbazia di San Colombano|monastero di Bobbio]] e fondò, a [[Pavia]], la [[Chiesa di San Giovanni Domnarum|basilica di San Giovanni]].