Olivetti Programma 101: differenze tra le versioni

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* Mancata traduzione in lingua italiana del termine ''computer'':<ref>{{Cita|Perotto (1995)|p. 98}}.</ref> {{Senza fonte|un semplice ''calcolatore'' diventava così per i lettori italiani un sofisticato ''elaboratore''.<ref group="AP">Si veda a tale proposito il paragrafo [[Olivetti Programma 101#Classificazione|Classificazione]]</ref>, stravolgendo il significato di intere frasi.}}
* Affermazioni fuorvianti: si afferma ad esempio che: "I calcolatori richiedevano un linguaggio specializzato e una conoscenza dettagliata della loro organizzazione logica"<ref>{{Cita|Perotto (1995)|p. 35}}.</ref>. Questo è vero, ma vale anche per la ''P101''.<ref group="AP">{{Cita|Penserini (1973)}} e' un libro di 125 pagine, non un semplice promemoria, ed entra nei nei dettagli hardware della macchina. Vedi ad esempio {{Cita|Penserini (1973)|p. 2-3}}</ref> E ancora: "Dovevano intervenire analisti, programmatori che conoscessero l'astruso linguaggio macchina del calcolatore"<ref>{{Cita|Perotto (1995)|p. 104}}.</ref>. {{Senza fonte|Falso, perché sia [[FORTRAN]] (1952) che [[COBOL]] (1959) a metà degli anni Sessanta sono ampiamente disponibili.}}
* Confronti tendenziosi: si fanno confronti con computer fuori produzione da anni, come l’''IBM 650'', presentato nel 1953 e uscito di produzione nel 1962<ref>{{Cita|Perotto (1995)|p. 43}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ibm.com/ibm/history/exhibits/650/650_intro.html|titolo=IBM 650}}</ref>. Nessun cenno invece a macchine contemporanee e storicamente importanti come (IBM 1130<ref>{{cita web|url=https://www.ibm.com/ibm/history/exhibits/1130/1130_intro.html|titolo=IBM 1130}}</ref>, [[PDP-8]], [[IBM System/360|Sistema/360]]) (tutte presentate nel 1964). {{Senza fonte|Ci si dimentica inoltre}} cheOltretutto i [[mainframe]] "occupavano interi stanzoni<ref>{{Cita|Perotto (1995)|p.103}}.</ref> {{Senza fonte|principalmente a causa delle periferiche,:<ref group="AP">Ad esempio per tenere aperti sette file senza perdita di prestazioni occorrevano sette [[unità a nastro magnetico]]. Rimuovendo quasi tutte le periferiche come accade nella ''P101'' anche i mainframe sarebbero stati molto più piccoli. (Esempio di [[Gastone Garziera]])</ref>. eAd peresempio nel Sistema/360 Modello 30 (vedi foto) l'unita' centrale occupa 160x170x272 cm<ref>{{cita web|url=https://www.computerhistory.org/revolution/mainframe-computers/7/161/570|titolo=IBM System 360 Model 30}}.</ref>Per avere un sistema molto più piccolo sarebbe bastato rinunciare alle massime prestazioni installando meno periferiche. L'ingombro quindi era quindianche frutto di specifiche scelte dei clienti e non conseguenza di difetti intrinseci dei grandi computer.}}
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{{Senza fonte|Tutta la vicenda viene apparentemente dimenticata fino al 2009,}}<ref group="AP">Anche la morte di Perotto nel 2002 {{Senza fonte|non sembra suscitare grandi emozioni}}: in Italia lo ricordano {{Senza fonte|solo}} [[La Stampa]] di Torino, che lo chiama anche Pier Carlo nel necrologio, ({{cita pubblicazione|titolo=Morto il padre del personal computer|data=24 gennaio 2002|pagina=14|pubblicazione=La Stampa|url=http://www.archiviolastampa.it/getPdf.php?format=A4&id=0256_01_2002_0022_0014&s=02f4578a6890a50faa3c4e6024d52814}}) le [[Apogeo (casa editrice)|Edizioni Apogeo]] ({{cita web|autore=Salvatore Romagnolo|titolo=Morto Pier Giorgio Perotto, il padre del Personal Computer|url=https://www.apogeonline.com/articoli/morto-pier-giorgio-perotto-il-padre-del-personal-computer-salvatore-romagnolo/|data=28 gennaio 2002}}) e il portale [[Punto Informatico]] ({{cita web|data=25 gennaio 2002|titolo=La Rete piange Pier Giorgio Perotto|url=https://www.punto-informatico.it/la-rete-piange-pier-giorgio-perotto/}}); {{Senza fonte|All'estero apparentemente se ne ricorda solo Martin Campbell-Kelly}}</ref> quando {{Senza fonte|un non ben precisato gruppo di persone}} fonda il ''101 Project''<ref>sito: 101project.eu</ref>. Il gruppo viene sponsorizzato dalla [[Fondazione CRT|Fondazione Cassa di Risparmio di Torino]]<ref name="101P">{{Cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110902195459/http://www.101project.eu/|urlmorto=sì|url=http://www.101project.eu/ |titolo=101 Project}}</ref>. Alle attività partecipano anche il [[Politecnico di Torino]]<ref name="Sfida_Torino">{{Cita news|url=http://www.macitynet.it/A-colpi-di-Bit-a-Torino-la-sfida-tra-3-computer-icona-Apple-I-Olivetti-Programma-101-e-Amstrad-CPC/|titolo=A colpi di Bit: a Torino la sfida tra 3 computer icona: Apple I, Olivetti Programma 101 e Amstrad CPC|accesso=29 ottobre 2013|data=9 maggio 2012|autore=Daniele Piccinelli|pubblicazione=Macity|editore=Macity Publishing srl}}</ref> (presso cui l'ing. Perotto si era laureato ed aveva successivamente insegnato), e alcuni enti legati ad Olivetti (Associazione "Archivio Olivetti", Fondazione "Natale Capellaro", "Museo Tecnologicamente" di Ivrea).<ref name="101P" />