Olivetti Programma 101: differenze tra le versioni

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Il fatto che la ''P101'' non sia un personal computer nulla toglie ai suoi meriti oggettivi. La calcolatrice non era venduta a prezzi proprio popolari:<ref group="AP">Questo fatto tende ancor di più ad allontanarla dall'idea di ''personal computer'' come "strumento di elaborazione per la massa". In USA si vendeva nel 1966 a 3200$ , pari a circa 26000$ del 2021. In Italia il prezzo era stato fissato a 2 milioni di lire, pari a circa 21000€ del 2021.</ref> eppure vendette bene, segno che rispondeva ai bisogni di un vasto mercato.
Il calcolatore pare farsi strada, soprattutto nelle università e in alcuni centri di ricerca. <ref group="AP">Non si hanno invece testimonianze sulla sua diffusione in ambito amministrativo, campo in cui la limitata memoria della ''P101'' costituisce un grosso limite. Il calcolo amministrativo, contrariamente al calcolo tecnico, prevede infatti molti calcoli semplici su grandi quantità di dati piuttosto che lunghi calcoli su pochi valori. La ''P101'' è senz'altro adatta a calcolare piani di [[ammortamento]], ma questo è proprio il genere di conti che interessa di più i grandi clienti, che spesso dispongono già di sofisticati computer. L'ufficio contabile di dimensioni medio-piccole che non fa spesso questo tipo di conti ne trae tutto sommato un vantaggio modesto.</ref>
La situazione però cambia velocemente: già nel 1967 escono sul mercato calcolatori di prestazioni simili (''Casio AL-1000'', commercializzata in USA col nome di ''Commodore AL-1000'') e dal 1968 la concorrenza si fa davvero seria (''HP-9100A''). Il calcolatore HP costa si' di più ($4900), ma è dotato di [[display]] e soprattutto ha già in [[Read Only Memory|ROM]] le routine per il calcolo delle più comuni funzioni matematiche,<ref>{{Cita|Bell e Newell (1971)|}} stima il contenuto delle ROM in circa 36 kB. Parliamo quindi di almeno una settantina di funzioni</ref> che i possessori di ''P101'' devono invece caricare di volta in volta da scheda magnetica. Nel frattempo anche il prezzo della ''P101'' è aumentato a circa $3500<ref>{{Cita|Bell e Newell (1971)|p. 237}}</ref>. {{Senza fonte|Olivetti non risponde velocemente: solo nel 1973<ref>{{cita libro|url=http://www.bitsavers.org/pdf/auerbach/Auerbach_Guide_to_Small_Business_Computers_Sep73.pdf|titolo=Auerbach Guide to Small Business Computers|data=1973|p=4|editore=Auerbach|città=Filadelfia}}</ref> presenterà la [[Olivetti P652]] con funzioni scientifiche accessibili da tastiera (vedi foto).}} La lentezza della casa di Ivrea è probabilmente dovuta all'adozione della [[memoria magnetorestrittiva|memoria magnetostrittiva]] nel progetto originale; Agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]] la memoria magnetostrittiva era una tecnologia oramai vecchia di venticinque anni<ref group="AP" name="memoria" /> e oramai obsoleta (era stata soppiantata dalla [[memoria a nucleo magnetico]] gia' dal 1956;<ref>{{cita libro|autore=Charles J. Bashe|autore2=Lyle R. Johnson|titolo=IBM Early Computers|editore=MIT Press|p=253|anno=1986|isbn=0-262-02225-7}}</ref>quest'ultima venne a sua volta gradualmente sostituita dalla [[DRAM|memoria DRAM]] a partire dalla fine del 1970,quando Intel presento' l'[[circuito integrato|integrato]] ''1103''<ref>{{Cita|Ceruzzi (2003)|p. 198}}</ref>) che non consentiva ampi margini di miglioramento. {{Senza fonte|Non essendo quello scientifico il mercato principale di Olivetti è comprensibile una certa ritrosia dell'azienda a investirci molti soldi, come avrebbe richiesto una riprogettazione.}}
 
{{Senza fonte|In sintesi, la ''P101'' è sicuramente un ottimo esempio di efficace [[ingegnerizzazione]] di tecnologie esistenti, quasi sorprendente considerando che è stata sviluppata da un gruppo di sole cinque persone. E' mancato però un piano di sviluppo anche solo a medio termine, un po' per scelte aziendali un po' per scelte progettuali.}}